WASHINGTON - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Washington per un incontro cruciale alla Casa Bianca con il presidente USA e una delegazione di leader europei. L’agenda è chiara: discutere un piano di pace duraturo con la Russia, all’indomani del vertice tra Stati Uniti e Russia. Tuttavia, il presidente statunitense ha già indicato che Crimea e adesione alla Nato non sono negoziabili, suggerendo che Zelensky potrebbe porre fine alla guerra solo rinunciando a questi obiettivi.
Zelensky ha ribadito che per Kiev la pace deve essere "vera e duratura", e che qualsiasi trattativa deve rispettare la sovranità e la Costituzione ucraina. L’iniziativa europea vuole fare da controparte, affermando che nessun accordo sul futuro dell'Ucraina può essere preso senza una chiara tutela degli standard internazionali e senza il coinvolgimento diretto di Kiev.
Kharkiv sotto attacco, morti e feriti nella notte
Nella stessa notte che precede il summit diplomatico, Kharkiv è stata colpita da pesanti bombardamenti. Gli attacchi hanno causato almeno tre morti, inclusi dei bambini, e decine di feriti, tra cui altri minori. I raid hanno provocato caos e distruzione, mentre i soccorritori scavano tra le macerie.
Il Papa invoca la pace
Alla tragedia umana si affianca un richiamo spirituale: il Papa ha pregato affinché «vadano a buon fine gli sforzi per fare cessare le guerre, ponendo sempre al primo posto il bene comune dei popoli».
In sintesi
Zelensky si trova al centro di una diplomazia complessa: da un lato le richieste di concessioni politiche e territoriali, dall’altro il sostegno europeo alla resistenza politica e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Mentre i negoziati avanzano, il conflitto prosegue con nuove vittime, ricordando la posta in gioco reale.
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