“Palestina libera”, la voce di Rimbiana

FRANCESCO GRECO. ROMA - Di lei, fellinianamente, poco si sa e tutto si immagina.
Ha studiato canto a Mosca ai tempi dell’URSS: aveva mandato una musicassetta e l’hanno chiamata. Il suo vero nome è Rim Banna, poi diventato, appunto, Rimbiana.

Frammenti di un concerto del giugno 1996 e a Oslo nel 2013 si trovano su uno speciale del 2020 che le ha dedicato Al Jazeera.

Dove canta sulla spiaggia.
La madre Zouhaira Sabbagh: “Mia figlia canta canzoni patriottiche… Mandò una audiocassetta a Mosca, tutto è cominciato così… Di Mosca le piaceva la neve e i colori… Aspettavo con ansia le sue lettere dalla Russia… È lì che comprò la sua prima chitarra…”.

Il fratello Firas Banna: “Canta da quando aveva sei anni… The Dream è la prima canzone che compose…”.

Baylassan Alexeyenko, la sorella: “Mia madre desiderava che la accompagnassi ai concerti fuori dalla nostra terra… Per lei cantare era diventato un vero e proprio lavoro… La sua musica nasce sia dalla cultura araba che da quella europea… La musica tradizionale e la poesia classica…”.
Aggiunge Atallah Hanna, patriarca ortodosso di Gerusalemme: “Quando si ha il talento della voce, occorre metterlo al servizio delle cause umanitarie, nel nostro caso la Palestina… Lei rappresenta tutte le donne di questa terra…”.

“Lei canta per le detenute e tutti i prigionieri dell’occupazione”, l’amico d’infanzia Ayman Abu Jabal.

In questo 2025, sono usciti alcuni singoli di Rimbiana.
Ma tutta la sua produzione è raccolta in alcuni album, fra cui: We Are Here for Palestine, Flower of Desert, Palestine Warriors, Children of Heaven, ecc.

In una delle sue cover, canta: “O notte, ma quanto sei lunga? / Tu vieni a me camminando a piedi nudi… Quanto è lunga la notte…”.
Una delle sue canzoni più belle si intitola: You Are Not Alone.
E non è difficile capire a chi si riferisce…

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