KIEV – È salito a sei morti, tra cui un bambino di sei anni, il bilancio dell’attacco con droni russi lanciato nella notte sulla capitale ucraina. A renderlo noto è Timur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, tramite un messaggio su Telegram, riportato da Ukrainska Pravda. I feriti sono almeno 52, alcuni dei quali in gravi condizioni.
Secondo Tkachenko, le vittime si contano nei distretti di Svyatoshynskyi (quattro) e Solomyanskyi (due). Le operazioni di soccorso proseguono tra le macerie degli edifici colpiti.
“Kiev. Attacco missilistico. Direttamente su un edificio residenziale. Persone sotto le macerie. Tutti i servizi sono sul posto. Terroristi russi”, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy sui social.
L’attacco segna un’ulteriore escalation nella guerra in corso, mentre si inaspriscono anche i toni diplomatici tra Russia e Italia.
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Alla condanna per l’attacco si affianca una crescente tensione diplomatica. Il Ministero degli Esteri russo ha pubblicato una lista di dichiarazioni occidentali definite “russofobe”, tra cui una del Presidente Sergio Mattarella pronunciata a febbraio a Marsiglia, in cui si condannava l’invasione dell’Ucraina.
L’iniziativa ha provocato una dura reazione del governo italiano, con la Farnesina che ha immediatamente convocato l’ambasciatore russo Alexei Paramonov per esprimere ferma protesta.
La premier Giorgia Meloni ha definito l’attacco a Mattarella una “provocazione inaccettabile”, mentre da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, è giunta solidarietà bipartisan al Capo dello Stato.
L’ambasciata russa in Italia ha reagito con sorpresa alla reazione italiana, parlando di una “dura risposta inattesa”.
Senza mai citare direttamente la polemica, Mattarella ha ribadito oggi al Quirinale:
“La postura aggressiva della Russia ha cancellato l’equilibrio che garantisce la pace. L’invasione dell’Ucraina rappresenta un macigno sulle prospettive dell’Europa”.
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