Sinner implacabile: Rublev annientato in tre set, è la 18ma vittoria Slam consecutiva

PARIGI - Quale modo migliore per celebrare 52 settimane da numero uno del mondo se non con un’altra prova di forza, dominata dall’inizio alla fine? Jannik Sinner non fa sconti e archivia la pratica Andrey Rublev con un secco 6-1 6-3 6-4 in appena due ore, conquistando la sua 18ª vittoria consecutiva nei tornei del Grande Slam. A fare da spettatore d’eccezione anche Riccardo Piatti, il coach che lo aveva cresciuto fino alla top 10 prima della loro separazione nel 2022.

Partenza illusoria per Rublev, poi il dominio

Il match ha poco da raccontare dal punto di vista dell’equilibrio: due giocatori sembrati fin da subito appartenere a categorie diverse. Eppure, per qualche minuto, è stato Rublev a sembrare il più propositivo: parte forte, si guadagna due palle break nel primo game, ma Sinner le cancella con autorità. È il preludio al crollo del russo.

Nel secondo game arriva subito il break per l’azzurro, che si ripete nel quarto. Solo nel sesto game, dopo aver annullato un set point, Rublev riesce finalmente a tenere il servizio, evitando il bagel. Ma è un fuoco di paglia: il primo set va via in 25 minuti, con un Sinner dominante al servizio, letale in risposta e chirurgico a rete.

Secondo set: più lotta, stesso risultato

Il secondo set vede un Rublev più ordinato e aggressivo, ma non basta. Sul 1-1, avanti 40-0, si fa rimontare e concede il break che segna la fine di ogni speranza. Jannik non concede più nulla, amministra il vantaggio con freddezza e chiude 6-3 in 39 minuti.

Terzo set: l’unico brivido, subito spento

Nel terzo parziale Rublev ci prova ancora: gioca con maggiore coraggio, trova la sua terza palla break del match sul 2-2, ma Sinner la annulla con un servizio al corpo da manuale, seguito da un dritto devastante e un’altra prima vincente. Lì si spegne definitivamente l’ultima fiammella russa.

Sinner sente odore di chiusura e, sul 5-4, strappa il servizio in rimonta e mette il sigillo sul match. Niente tie-break, niente distrazioni: vuole andare a dormire presto, come ha scherzato in passato.

Una macchina da Slam

Con questa vittoria, Jannik allunga la sua striscia nei Major e continua a dimostrare di essere il più solido e continuo del circuito. 52 settimane da numero uno e non sentirle, anzi. Le sente benissimo Rublev, che per l’ennesima volta si ferma davanti al muro azzurro.

Sinner è in missione, e non sembra intenzionato a rallentare.

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