Odio in Aula: il declino morale del confronto politico

VITTORIO POLITO - “In politica, l’opposizione rappresenta una forza che si pone in contrasto con il governo o la maggioranza parlamentare, proponendo alternative e criticando le politiche attuate. Essa svolge un ruolo fondamentale in un sistema democratico, contribuendo a bilanciare il potere del governo e a promuovere il pluralismo di opinioni”. Il termine viene usato per indicare le forze politiche che non esercitano il potere esecutivo, ma generalmente si oppongono democraticamente alle decisioni della maggioranza.

Odiare, significa non poter soffrire, provare reciprocamente un sentimento di avversione. Proprio quanto sta avvenendo attualmente in seno alle nostre Camere Parlamentari da parte dell’opposizione nei confronti del Governo attuale. Insomma un clima di odio senza precedenti nella storia. Neanche ai tempi del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana si assisteva agli scontri che stanno avvenendo in Parlamento. Un segno del decadimento morale dei parlamentari che scendono sempre più in basso in fatto di comportamento e di rispetto.

L’opposizione è l’atto di opporsi democraticamente, di ostacolare qualche cosa o, anche quella di fare una proposta ovvero l’atto giuridico inteso a impedire l’attuazione di un provvedimento o di una richiesta di parte. L’azione di contrasto esercitata dai partiti che professano idee contrarie a quelle del governo. In poche parole un’opposizione costruttiva o di critica di certi provvedimenti non condivisi. Ma ciò che sta avvenendo in questi ultimi tempi è una vera e propria avversione, direi odio, all’attività di governo.

Senza entrare nel merito della politica, che non mi compete, abbiamo notizia di un cattivo augurio sui ‘social’ alla figlia del presidente del Consiglio italiano da parte certamente di un imbecille, frutto di quell’aria malsana che incombe nel cielo della politica italiana, che contagia per certi versi l’opinione pubblica e qualche insano di mente.

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