Tel Aviv – Sale pericolosamente la tensione in Medio Oriente dopo che un missile balistico lanciato dallo Yemen ha colpito questa mattina l’area interna al perimetro dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. La notizia è stata confermata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF), che hanno riferito come la difesa aerea non sia riuscita a intercettare il razzo.
Secondo il servizio di emergenza medica israeliano, l’attacco ha provocato sei feriti, mentre l’intero scalo è stato immediatamente chiuso per ragioni di sicurezza. Tutti i voli diretti in Israele sono stati cancellati o dirottati su altri aeroporti.
A rivendicare l’attacco è stato il movimento yemenita Houthi, con una dichiarazione rilasciata da Muhammad al-Bahiti all’emittente qatariota al Araby. Il dirigente ha parlato di una "prova concreta della capacità del gruppo di colpire siti strategici nel cuore di Israele".
La risposta israeliana non si è fatta attendere: il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha dichiarato che "chiunque ci colpisca, verrà colpito sette volte tanto", lasciando presagire una forte reazione militare.
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato un incontro d’emergenza alle 14.30 ora locale con i ministri chiave del governo e i vertici militari per valutare la risposta all’attacco e le misure da adottare per la sicurezza nazionale. Lo riportano i principali media israeliani.
Parallelamente, la Striscia di Gaza continua a essere teatro di sangue: secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno 14 persone sono state uccise in nuovi attacchi aerei israeliani avvenuti domenica mattina. Le fonti mediche locali parlano di sette donne e un bambino tra le vittime.
Le tensioni si riflettono anche sul fronte diplomatico. Netanyahu ha accusato il Qatar di fare “doppio gioco” nei negoziati per una tregua con Hamas, invitando il Paese a chiarire la propria posizione. Doha ha respinto fermamente le accuse, definendole "incendiarie e infondate".
In questo clima di crescente escalation, l’esercito israeliano ha annunciato il richiamo di decine di migliaia di riservisti, segno di una possibile espansione dell’offensiva militare a Gaza nei prossimi giorni.
Intanto, un video diffuso da Hamas mostra l’ostaggio Maxim Harkin, ferito e visibilmente provato, parlare con difficoltà da un tunnel parzialmente ostruito da terra e detriti, alimentando ulteriore inquietudine e tensione nell’opinione pubblica israeliana.
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