TRISSINO (Vicenza), 18 aprile 2025 – L’ondata di maltempo che continua a colpire l’Italia ha provocato una tragedia nel Vicentino: sono stati ritrovati senza vita padre e figlio, dispersi nella serata di giovedì dopo essere precipitati con la loro auto in una voragine apertasi su un ponte a Valdagno, nel pieno della tempesta.
I corpi, trascinati nel torrente Agno, sono stati recuperati nel bacino di laminazione di Trissino, assieme alla loro vettura, una Fiat Ulisse. Le vittime sono Leone Nardon, 65 anni, e il figlio Francesco, 34 anni. Secondo le prime ricostruzioni, i due stavano raggiungendo Valdagno per offrire supporto come volontari ai soccorsi in corso a causa degli allagamenti che avevano colpito case e cantine nella zona. Durante il tragitto, la loro auto è stata inghiottita da una buca apertasi sul ponte, precipitando nel fiume in piena. Uno dei due corpi è stato trascinato a valle dalla forza dell'acqua prima di essere ritrovato.
La tragedia si inserisce in un quadro di emergenza estesa in tutto il Veneto, dove la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco sono stati impegnati senza sosta: 150 richieste di soccorso nella notte solo nel Vicentino, 80 nel Veronese, mentre 16 squadre con 80 volontari della Protezione Civile regionale sono state dispiegate sul territorio.
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato la situazione parlando di “evento eccezionale per violenza e quantità d’acqua”, sottolineando come il disastro sarebbe stato ancora più grave senza l’apertura di tre bacini di laminazione, fondamentali per contenere l’ondata di piena dei fiumi.
Zaia ha inoltre annunciato di aver firmato la richiesta di stato di emergenza per le province colpite. “La conta dei danni è pesantissima, ma senza le opere di prevenzione realizzate in questi anni, oggi parleremmo di una catastrofe ancora più grande”, ha dichiarato.
Le operazioni di monitoraggio e assistenza proseguono in tutta la regione, mentre si attende l’arrivo di nuovi fronti perturbati nelle prossime ore.
0 Commenti