Disastro funivia Monte Faito, quattro indagati: giovedì l’autopsia sulle vittime


NAPOLI –
A meno di una settimana dalla tragedia della funivia del Monte Faito, che ha causato la morte di quattro persone e il ferimento grave di una quinta, la Procura di Torre Annunziata ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati. Si tratta di dirigenti e dipendenti dell’Eav (Ente Autonomo Volturno), gestore dell’impianto: Marco Imparato, responsabile dell’esercizio e della manutenzione della funivia, Pasquale Sposito, direttore generale, e i dipendenti Giancarlo Gattuso e Pasquale Di Pace.

Il conferimento dell’incarico per l’autopsia sui corpi delle quattro vittime è previsto per giovedì 24 aprile. Sarà un passaggio chiave nell’inchiesta, orientata a ricostruire con precisione le cause del disastro.

Le indagini: sotto la lente freni, manutenzione e vento

L'inchiesta si preannuncia quasi esclusivamente tecnica, come già avvenuto in casi simili. I reati ipotizzati nel fascicolo sono disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

Al centro delle indagini ci sono tre elementi chiave:

  • Il sistema frenante della cabina precipitata;

  • La manutenzione dell’impianto, il cui ultimo controllo era previsto per il giorno prima della tragedia;

  • Il vento forte, per il quale era stata diramata un’allerta meteo nella stessa giornata dell’incidente.

La Procura ha sequestrato entrambe le stazioni (a monte e a valle), i piloni, le due cabine e il cavo di trazione, la cui rottura sembra essere stata l’innesco del disastro.

Immagini chiave dai sistemi di videosorveglianza

Importanti per la ricostruzione saranno anche i video acquisiti dai sistemi di sorveglianza dell’impianto. Uno in particolare avrebbe ripreso la fase iniziale della tragedia, offrendo elementi preziosi per capire cosa sia accaduto in quei secondi fatali.

Un sistema sotto accusa

L’Eav, finito al centro delle indagini, è ora chiamato a chiarire le procedure di controllo, l’effettiva esecuzione dei lavori di manutenzione e le eventuali responsabilità individuali.

Nei prossimi giorni, con l’avvio delle autopsie e l’analisi tecnica delle componenti sequestrate, si attendono i primi riscontri oggettivi che potrebbero fornire risposte alle domande che da giorni scuotono l’opinione pubblica e i familiari delle vittime.

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