![]() |
(lev radin/Shutterstock) |
Cina, Canada e Messico hanno annunciato nuovi dazi sulle merci statunitensi in risposta alle misure imposte dal presidente Donald Trump. Pechino ha ribadito che “le guerre commerciali non hanno vincitori”, respingendo anche le accuse statunitensi sul traffico di droga. Anche Città del Messico ha rigettato le dichiarazioni di Trump, definendole “calunnie”.
Nel frattempo, il Canada ha dichiarato che da martedì 4 febbraio imporrà dazi doganali del 25% su una vasta gamma di prodotti americani. L’Unione Europea, intanto, si dice pronta a “difendersi” da eventuali misure di Washington. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avvertito: “L'Unione Europea eviti una guerra commerciale devastante con gli Usa”.
Da martedì dazi canadesi sui beni Usa
Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha annunciato l’introduzione di tariffe del 25% sulle importazioni dagli Stati Uniti per un totale di 155 miliardi di dollari canadesi (circa 102 miliardi di euro). Il primo ciclo di dazi colpirà beni per un valore di 30 miliardi di dollari canadesi, seguito da ulteriori misure su prodotti per altri 125 miliardi nelle tre settimane successive.
“Non cerchiamo l'escalation, ma difenderemo il Canada, i canadesi e i posti di lavoro nel nostro paese”, ha dichiarato Trudeau. Le nuove tariffe interesseranno beni di uso quotidiano come birra, vino, frutta, verdura, elettrodomestici, legname, plastica e molto altro.
Il premier canadese ha inoltre sottolineato che il conflitto commerciale avrà conseguenze tangibili per entrambe le parti, con possibili perdite di posti di lavoro negli Stati Uniti, aumento dei costi di cibo e benzina, e potenziali chiusure di impianti industriali. Inoltre, gli Usa potrebbero subire limitazioni all’accesso a risorse essenziali come nichel, potassio, uranio, acciaio e alluminio provenienti dal Canada.
0 Commenti