Premier Meloni in Senato: 'L'automotive in crisi, ma sono ottimista. Nessuna ingerenza, guardo all'interesse nazionale'

ROMA – Dopo l’intervento di ieri alla Camera, la premier Giorgia Meloni è intervenuta oggi al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo del 19 dicembre. Nel suo discorso, la presidente del Consiglio ha affrontato diversi temi cruciali, con un focus particolare sulla crisi dell’automotive, la sovranità nazionale e il ruolo dell’Unione Europea.

L'automotive e l'azione europea

Meloni ha ricordato la situazione di difficoltà in cui versa il settore automobilistico in tutta l’Unione Europea: "Il settore dell'automotive è in crisi in tutta l'Ue. Tuttavia, sono soddisfatta e ottimista perché molti Paesi stanno seguendo l’Italia. Bisogna continuare a lavorare per difendere una filiera fondamentale dell'industria".

Sull’operato dell’Unione Europea, la premier ha ribadito la necessità di maggiore efficacia e di un approccio più mirato: "L'Ue deve occuparsi di meno cose, e farlo meglio".

Rapporti con Elon Musk e sovranità nazionale

Meloni ha anche risposto alle critiche riguardo ai suoi rapporti con il patron di Tesla e SpaceX, Elon Musk, sottolineando il suo impegno per l’interesse nazionale: "Non consento ingerenze a nessuno, guardo all'interesse del mio Paese. Posso essere amica di Musk e allo stesso tempo guidare una nazione che ha regolamentato l’attività nello spazio".

La premier ha voluto rimarcare la sua indipendenza: "Io non prendo ordini da nessuno. Sono una persona libera che si confronta con tutti. Non vi seguirò mai in questo racconto secondo il quale con chiunque si parli sembra che stia eseguendo degli ordini".

Rivolgendosi poi ai suoi critici, ha ironizzato: "Sono felice che siate diventati sovranisti e difendiate la sovranità nazionale dalle ingerenze straniere. Lo considero una grandissima impresa, persino più grande di essere arrivato sulla luna".

Approvata la risoluzione della maggioranza

Dopo il discorso della premier, l’Aula del Senato ha approvato con 100 voti favorevoli, 64 contrari e un astenuto la risoluzione presentata dalla maggioranza. Questo voto rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di consolidamento delle posizioni italiane in vista del Consiglio Europeo.

Meloni si prepara ora ad affrontare i leader europei, puntando su una strategia che, come dichiarato, mira a tutelare le eccellenze industriali italiane e a rafforzare il ruolo del Paese in un’Unione Europea più focalizzata ed efficace.

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