Si complica l’iter della legge di Bilancio 2024. L’esame in Commissione Bilancio alla Camera, inizialmente previsto per lunedì 16 dicembre, è stato rinviato, spostando al 18 dicembre l’approdo in Aula. Sabato sera è stato depositato un nuovo pacchetto di sei emendamenti dai relatori, integrato da ulteriori riformulazioni parlamentari. Questi provvedimenti incorporano le norme previste dal maxi-emendamento del governo, precedentemente circolato in bozza. Il termine per i sub-emendamenti a queste nuove modifiche scade oggi alle 20:30.
Una tabella di marcia serrata
Il cronoprogramma per la legge di Bilancio si è allungato per evitare il rischio di inammissibilità di un maxi-emendamento. La relatrice Ylenja Lucaselli (FdI) ha dichiarato che i lavori proseguiranno senza sosta lunedì, includendo anche la notte, con il mandato al relatore previsto per martedì mattina. Il testo sarà discusso in Aula a partire da mercoledì 18 dicembre e si punta a concludere i lavori entro venerdì.
Le proteste delle opposizioni
Le opposizioni hanno criticato duramente la gestione della manovra, lamentando poca chiarezza sui tempi e sui contenuti. La capogruppo del PD, Chiara Braga, ha sottolineato la mancanza delle relazioni tecniche a supporto degli emendamenti e ha accusato il governo di compromettere i rapporti istituzionali. Anche M5S, Alleanza Verdi-Sinistra e altri gruppi di minoranza hanno espresso preoccupazioni, chiedendo l’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in Commissione.
Polemica sui compensi dei ministri
Non si placano le polemiche sull’emendamento che equipara il compenso dei ministri non parlamentari a quelli eletti, comportando un aumento di 7.193 euro al mese per 17 membri del governo “tecnici”. Il leader M5S Giuseppe Conte e la segretaria PD Elly Schlein hanno criticato la misura, definendola inopportuna. Dal governo, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha rivendicato l’impegno della squadra negli ultimi due anni e suggerito che l’aumento possa valere solo per i futuri governi.
Le nuove modifiche alla manovra
Gli emendamenti confermano numerosi punti dell’accordo di maggioranza, tra cui:
- Riduzione dell’Ires: -4% per le imprese che reinvestono in beni strumentali e aumentano l’occupazione.
- Tassa sulle criptovalute: scende al 26% nel 2025 e salirà al 33% dal 2026.
- Bonus elettrodomestici: fino a 100 euro, raddoppiato per famiglie con redditi bassi.
- Fondo dote famiglia: 30 milioni di euro per rimborsi su attività extrascolastiche per i figli di famiglie con Isee sotto i 15mila euro.
- Credito d’imposta al Sud: aumentato a 2,2 miliardi per le ZES (Zone Economiche Speciali).
Misure per il lavoro e le famiglie
Tra le misure a sostegno delle famiglie, si va verso un aumento di 8 euro al mese per le pensioni minime degli over 70 in situazioni disagiate. Per le imprese, sono stati stanziati fondi per sgravi contributivi e partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali.
Tasse su giochi e voli
Ritoccate anche le imposte su giochi e scommesse: il prelievo arriva al 25,5% per giochi di carte e bingo a distanza e al 24,5% per scommesse online. Incrementate di 50 centesimi le tasse d’imbarco per i voli extra UE.
Un percorso ancora in salita
Con una tabella di marcia serrata e proteste crescenti delle opposizioni, il cammino della manovra rimane complesso. La discussione in Aula si prospetta intensa, con il governo impegnato a difendere le proprie scelte e a rassicurare le opposizioni sulla trasparenza e sostenibilità del provvedimento.
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