In Puglia si apre il dopo Emiliano: 'Il Presidente dovrebbe essere della Capitanata'


In Puglia si apre il dibattito sul dopo Emiliano. Masselli: "Il candidato naturale dovrebbe essere Raffaele Piemontese. In 54 anni di Regione, mai un foggiano presidente"

BARI - Il mandato del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, scade a ottobre 2025 e l’indizione delle elezioni regionali non dovrebbe andare oltre i 30 giorni previsti dalla legge: dunque, al massimo, entro novembre 2025, salvo "imprevisti".

Ad archiviare definitivamente l’ipotesi di un suo terzo mandato è stato lo stesso Emiliano nell’intervista rilasciata al direttore del TgNorba, Enzo Magistà, nella puntata del "Graffio", andata in onda venerdì scorso su Telenorba.

«Sono candidabile. La nostra legge elettorale non è stata mai adeguata al limite dei mandati, se lo facessimo il conteggio ripartirebbe da zero. Il punto è politico. Ritengo giusto che io mi occupi di qualche altra cosa, con altri ruoli politici» ha dichiarato il governatore uscente. Ed ha aggiunto: «Penso che Decaro (l’ex sindaco di Bari, ndr) sia il candidato naturale, ma non ho capito cosa voglia fare».

Ha subito colto la palla al balzo Alfonso Masselli (in foto con Piemontese), l’ideatore del noto format di idee innovative "Tu Conti di Più", dichiarando: «Il candidato naturale dovrebbe, invece, essere il foggiano Raffaele Piemontese» e ne spiega le ragioni.

«In 54 anni di Regione Puglia, mai un foggiano ne ha assunto la presidenza. E ciò spiega anche il divario che nei decenni si è accumulato tra il territorio di Capitanata e le altre province della Puglia, oggettivamente più progredite, le quali tutte hanno avuto il privilegio di avere, quale presidente del governo regionale, un loro uomo».

«Dal 1970 ad oggi – sottolinea Masselli – la provincia di Bari ha avuto ben otto governatori (Liuzzi, Rotolo, Colasanto, Copertino, Savino, Distaso, Vendola ed Emiliano, alcuni dei quali anche per più mandati), la provincia di Lecce tre (Quarta, Fitto padre e Fitto figlio), la provincia di Taranto due (Manfredi e Convertino) e la provincia di Brindisi uno (Martellotta)».

«Persino un siciliano (Bellomo, originario di Caltanisetta) è stato presidente della Regione Puglia. Ma mai un foggiano».

«Ritengo che possa bastare e che debba finalmente prevalere la ragione critica sugli schemi delle coalizioni, dei partiti e delle bandiere. Altrimenti - prosegue - si rafforzerebbero le ragioni del Progetto "Moldaunia", secondo cui la provincia di Foggia farebbe bene a separarsi dal resto della Puglia, aggregandosi al Molise». I suoi sostenitori, nel marzo del 2023, richiesero, infatti, un referendum consultivo.

«La Capitanata - evidenzia - ha ora l’uomo giusto, che presenta elevate probabilità di essere eletto. Si chiama Raffaele Piemontese. Il quale, nell’ultimo decennio, sia come multi assessore regionale (al bilancio, alla programmazione, alla ragioneria, alle finanze, agli affari generali, alle infrastrutture, al demanio e patrimonio, alla difesa del suolo e del rischio sismico, alle risorse idriche e alla tutela delle acque, allo sport per tutti e – da venerdì scorso – alla sanità e alle politiche giovanili) che come vice governatore ha maturato la giusta esperienza e le necessarie competenze per sedere sullo scranno più alto di lungomare Nazario Sauro».

«Piemontese – ricorda Masselli – è stato anche l’ideatore di "PIN - Pugliesi Innovativi", il programma delle politiche giovanili che ha finanziato la nascita di circa 400 imprese giovanili, create da 1000 ragazze e ragazzi pugliesi under 35».

«Insomma, dopo 54 lunghi anni di silenziosa attesa, ci si augura che la politica pugliese trasversalmente concordi sul fatto che la presidenza della Regione Puglia dovrebbe andare – per "diritto naturale" – alla Capitanata» conclude Masselli.

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