Omicidio di Francesca Deidda: colpita alla fronte e ritrovata in un borsone

SAN SPERATE - Francesca Deidda, la quarantaduenne scomparsa da San Sperate, è stata uccisa con un colpo secco sul lato destro della fronte inferto con un oggetto contundente. Questo è quanto emerge dall'autopsia eseguita oggi pomeriggio dal dottor Roberto Demontis a Cagliari. La donna era stata ritrovata priva di vita il 10 maggio scorso in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, a circa 20 chilometri da Cagliari.

Il responso dell'autopsia

L'autopsia, durata quasi cinque ore, è stata condotta dal medico legale Roberto Demontis, nominato dal pm Marco Cocco, che coordina le indagini sul delitto. Presenti anche l'antropologa forense Giulia Caccia, nominata dalla Procura, l'avvocato Gianfranco Piscitelli, rappresentante del fratello della vittima, Andrea Deidda, e l'antropologa Chantal Milani, nominata da Piscitelli per conto di Roberta Bruzzone.

Oltre alla ferita mortale sulla fronte, non sono stati rilevati altri segni di violenza. Secondo una possibile ricostruzione, Francesca Deidda potrebbe essere stata uccisa con un solo colpo mentre dormiva, forse sul divano di casa. L'antropologa forense ha richiesto un nuovo sopralluogo per domani, sia nella casa di San Sperate dove viveva la coppia, sia nelle campagne vicine alla vecchia "Orientale Sarda" dove è stato ritrovato il corpo.

Indagini e sopralluoghi

Oggi, i Ris di Cagliari hanno già effettuato un controllo preliminare all'esterno dell'abitazione, concentrandosi sul retro. Esiste la possibilità che il borsone con il corpo della donna sia stato fatto cadere da una finestra sul retro per evitare di trasportarlo dalle scale principali, rischiando di essere visti.

Tempistica della morte

Al momento, non è stato possibile stabilire con precisione il momento della morte di Francesca Deidda. Le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti di questo tragico delitto e per individuare il responsabile.

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