La legale di Filippo Turetta: 'I processi si celebrano in aula, non in TV'

MILANO - Dopo la diffusione da parte della trasmissione “Quarto Grado” dei passaggi dell'interrogatorio di Filippo Turetta, in cui il giovane ha ricostruito gli ultimi momenti di vita di Giulia Cecchettin, uccisa l'11 novembre 2023, l'avvocato Monica Cornaviera, che difende Turetta insieme al professor Giovanni Caruso, ha preso la parola. "Mi limito a ribadire che siamo sorpresi, perché in uno Stato di diritto i processi si celebrano nelle aule di giustizia e non nei salotti televisivi", ha dichiarato all'agenzia Ansa.

L'interrogatorio di Turetta e le dichiarazioni dei Legali

Durante l'interrogatorio svolto nel carcere di Verona il primo dicembre 2023, l'avvocato Giovanni Caruso ha sottolineato di aver spiegato al suo assistito, reo confesso per l'omicidio di Giulia Cecchettin, l'importanza della riparazione e del perdono. "La riparazione, il perdono, la richiesta di perdono sono cose serie, ammesso che il perdono possa mai essere concesso. E che la giustizia riparativa è una cosa seria", ha dichiarato Caruso. Ha inoltre chiarito che Turetta non avrebbe fatto speculazioni sul perdono.

Turetta e il pensiero del suicidio

Durante l'interrogatorio, Turetta ha rivelato di aver parlato dei suoi "intenti autolesionistici" con uno psicologo. Ha detto di aver "accennato" alla possibilità di farsi del male, ma non di averne parlato esplicitamente. "Non mi sembra che avessimo dialogato molto su questo tema specifico. In modo deciso e proprio dicendoglielo esplicitamente no. Magari gli avevo accennato che avevo avuto il pensiero che ci avevo pensato però", ha spiegato.

I rapporti con la sorella di Giulia, Elena Cecchettin

Turetta ha anche parlato dei suoi rapporti con Elena Cecchettin, la sorella di Giulia. "Non avevamo molto rapporto. Lei era una persona un po' difficile, poi lo sentivo che fin dall'inizio che non le ero mai piaciuto", ha dichiarato. Ha attribuito questa distanza alla protettività di Elena verso sua sorella e alla frequenza con cui Giulia e lui stavano insieme. "Aveva iniziato a vedere sempre meno le persone o a frequentarle sempre meno perché vedeva sempre me, stavamo sempre insieme io e lei e quindi magari le dava fastidio, che avesse perso anche il rapporto con sua sorella", ha argomentato Turetta.

Prossimi passi del processo

Il 15 luglio è prevista la prima udienza preliminare nel procedimento contro Turetta. La difesa del giovane si prepara a contrastare le accuse in un contesto che, secondo loro, dovrebbe rimanere confinato alle aule di giustizia e non essere esposto al pubblico dibattito televisivo.

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