Operazione contro il caporalato: 10 persone in custodia cautelare


LIVORNO - Il Comando Provinciale di Livorno - Piombino ha annunciato l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone ritenute responsabili di caporalato. L'azione è stata condotta su ordine della Procura della Repubblica di Livorno e ha visto la collaborazione dei militari del Comando Provinciale, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro labronico e di altri reparti territoriali competenti.

L'ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno su richiesta della Procura locale, riguarda soggetti residenti nelle province di Siena e Grosseto, accusati di "intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro", conosciuto come "caporalato".

L'indagine, condotta nel periodo tra maggio 2023 e febbraio 2024, è stata coordinata dai Carabinieri della Compagnia di Piombino con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, e ha coinvolto diverse attività investigative, tra cui intercettazioni telefoniche ed ambientali, acquisizione di documenti e testimonianze dei lavoratori.

Le indagini hanno rivelato gravi violazioni della normativa sul lavoro, tra cui:

  • Sfruttamento di lavoratori stranieri reclutati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria "Le Caravelle" di Riotorto (LI). 
  • Violazioni dell'orario di lavoro e mancato rispetto delle norme contrattuali e di sicurezza. 
  • Pagamenti inferiori rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi e mancato versamento di contributi previdenziali. 
  • Mancato rispetto delle pause dal lavoro e delle norme igienico-sanitarie.
  • Ritardi nei pagamenti degli stipendi, talvolta fino a oltre 3 mesi.

I destinatari della misura cautelare, di età compresa tra i 30 e i 56 anni, sono stati considerati responsabili di condotte organizzate e sistematiche, finalizzate allo sfruttamento dei lavoratori, in particolare di cittadini pakistani e bengalesi.

La Procura ha ravvisato un "quadro indiziario gravissimo" a carico dei 10 soggetti, confermando l'esistenza di un "concreto ed attuale pericolo di reiterazione del reato" e di fuga.

Attualmente, 1 soggetto è stato localizzato all'estero e si sta procedendo con l'internazionalizzazione del provvedimento.

Si sottolinea che, nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte, esse sono da considerarsi presunte innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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