Attentato di Mosca: Fsb accusa Ucraina, Usa e Gb, Kiev nega


Mosca – Il direttore dei servizi di sicurezza interni russi (Fsb), Alexander Bortnikov, ha accusato i servizi segreti dell'Ucraina di aver contribuito all'attentato terroristico di Mosca al Crocus City Hall, perpetrato da islamisti radicali. Secondo Bortnikov, Kiev si preparava ad accogliere "come eroi" i terroristi poi arrestati.

Bortnikov: "Coinvolti anche Gran Bretagna e Stati Uniti"

Bortnikov ha detto che gli attentatori sono stati "addestrati da Kiev in Medio Oriente" e ha sottolineato che la Russia risponderà con misure di rappresaglia. Secondo quanto riporta l'agenzia Tass, Bortnikov ha poi aggiunto che il capo dei servizi segreti militari ucraini, Kirylo Budanov, è un obiettivo legittimo per le forze militari russe, così come lo è ogni persona che perpetra crimini contro la Russia. Il responsabile Fsb ha poi citato un'inchiesta i cui risultati preliminari indicherebbero un coinvolgimento degli Usa e della Gran Bretagna nell'attacco al Crocus City Hall.

La replica di Kiev

"Dopo la menzogna di Putin", ora "le menzogne vengono ufficialmente diffuse" anche "dal capo dell'Fsb Bortnikov... Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?". Questo, su Twitter, il commento del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo le accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell'attacco a Mosca. "Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla 'pista ucraina nell'attacco terroristico'", ha aggiunto Podolyak.

Gb: "Accuse senza senso"

Sono "del tutto insensate" le accuse della Russia su un coinvolgimento dell'Occidente e dell'Ucraina nell'attentato terroristico al Crocus City Hall di Mosca, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri britannico David Cameron sul suo profilo Twitter, rispondendo così alle affermazioni del direttore dei servizi di sicurezza interni russi, Alexander Bortnikov. "Sosteniamo le dichiarazioni degli Stati Uniti secondo cui l'Isis è l'unico responsabile di questo attacco", ha aggiunto Cameron.

Gli attentatori arrestati

Secondo le ultime notizie, la Corte di Mosca che si occupa della strage ha tramutato in arresto il fermo di un ottavo sospetto nell'attacco. Si tratta di Alisher Kasimov, originario del Kirghizistan ma cittadino russo. L'uomo è accusato di avere affittato un appartamento ai presunti terroristi, ma lui ha detto di averlo fatto senza sapere di chi si trattasse. Fra gli altri arrestati, quattro tagiki sono accusati di essere gli esecutori materiali. Nelle scorse ore sono apparsi con i visi gonfi e occhi tumefatti. Uno era addirittura in sedia a rotelle davanti alla Corte moscovita che ha tramutato il fermo in arresto. Le immagini sono state diffuse dalla televisione di Stato e confermerebbero perciò le voci di torture subite dai fermati.

Le reazioni

Le accuse di Bortnikov hanno scatenato la reazione di Kiev e dei suoi alleati. Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha definito le accuse "ridicole" e ha invitato la Russia a fornire prove concrete. La Casa Bianca ha respinto le accuse come "false e senza fondamento".

L'inchiesta

L'inchiesta sull'attentato è ancora in corso, ma le prime informazioni raccolte dagli interrogatori degli arrestati sembrerebbero confermare la pista ucraina. La Russia ha promesso di rispondere con misure di rappresaglia, ma non è chiaro quali saranno.

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