Notte di terrore a Valle Armea: sospetto sequestro e torture scuotono il carcere di Sanremo


SANREMO - Una notte di terrore, sangue e violenza ha scosso il carcere di Valle Armea a Sanremo, con detenuti che avrebbero sequestrato e torturato un compagno di cella. La Polizia Penitenziaria protesta per la situazione invivibile all'interno del carcere, che conta oltre 290 detenuti.

Il segretario regionale SAPPE per la Liguria, Vincenzo Tristaino, ha dichiarato che due detenuti marocchini hanno tenuto in ostaggio un detenuto italiano, già condannato per omicidio, torturandolo per ore. La vittima, compagna di cella al Padiglione Z, riservato a detenuti protetti, è stata violentemente picchiata e ferita in modo grave. Tristaino ha evidenziato che i due aguzzini hanno anche danneggiato la cella durante l'aggressione.

L'intervento per liberare l'ostaggio è stato compiuto da un gruppo di agenti coordinati dal Vicecomandante, con l'appoggio di caschi protettivi e scudi. Il Comandante, il direttore del penitenziario e il magistrato di turno sono intervenuti dal carcere di Imperia. La situazione ha portato a un poliziotto penitenziario ferito, con due costole rotte, a causa dell'irruzione nella cella.

Il SAPPE ha richiesto un'ispezione ministeriale e ha chiesto l'avvicendamento del Comandante e del Direttore del carcere di Valle Armea, criticando l'inerzia della Direzione della Casa Circondariale di Sanremo. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha segnalato disfunzioni e inconvenienti che riflettono sulla sicurezza e sull'operatività del carcere, chiedendo un intervento urgente da parte delle autorità ministeriali.

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