ROMA - “La brillante operazione investigativa, che a Milano ha portato all’arresto di due persone sospettate di far parte di un’associazione con finalità di terrorismo, conferma l’efficienza della nostra intelligence, ma deve anche far riflettere sulla recrudescenza di una barbarie che purtroppo trova focolai e sostegni in molte città italiane. Anche Bari e la sua provincia sono state teatro, in un passato più o meno recente, di episodi che potrebbero tornare drammaticamente attuali. Dall’arresto di religiosi islamici che intrattenevano rapporti con personaggi condannati in via definitiva per reati di terrorismo, fino all’individuazione di finanziatori insospettabili e al passaggio sul territorio barese di molti pericolosi esponenti dell’Isis. Esistono dunque fondati motivi, non soltanto logistici, per tenere la massima attenzione. E in tal senso le parole del ministro Piantedosi, che sta facendo un lavoro prezioso e capillare, sono pragmaticamente rassicuranti. Serve totale fermezza e nessun cedimento contro chi ha l’obiettivo dichiarato di portare, anche attraverso l’immigrazione irregolare, il terrore e la paura nelle nostre vite. Una minaccia che, con felice espressione, lo stesso ministro ha definito impalpabile. Chi pensa di risolvere la questione con dosi massicce di inutile buonismo, o con master universitari costosissimi sulla prevenzione del terrorismo internazionale, sta perdendo solo tempo. Per non parlare degli studenti comunisti, “fuori corso e fuori di testa” che scendono in piazza per sostenere, o anche solo giustificare, Hamas e la sua strage di innocenti. Il nostro leader Matteo Salvini e la maggioranza di centrodestra hanno il coraggio di dire con chiarezza come stanno le cose. Altri, compreso qualche rappresentante delle istituzioni, preferiscono l’ambiguità del politicamente corretto e la vetrina di manifestazioni che servono solo a infiammare gli animi, nonostante la loro banalità pacifista. Non molto lontana da quella del male”. Lo dichiara il deputato della Lega Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia della Camera.
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