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Giunti sul posto, venivano subito individuati un uomo e una donna che discutevano tra di loro e si apprendeva che poco prima la donna fermata, avvalendosi della complicità di un'altra donna, con un collaudato modus operandi riusciva ad accedere all’interno dell’abitazione del nucleo familiare di un anziana coppia, sito al secondo piano dello stabile.
Nello specifico, alle ore 09.30 le due donne suonavano al citofono dell’abitazione chiedendo al proprietario di scendere. L’uomo, settantenne, pensando che si trattasse di un pacco postale, scendeva nel cortile condominiale lasciando socchiusa la porta di casa, e lì trovava una donna che gli riferiva di essere in attesa di entrare dal dentista e che era appena passato il postino, il quale sarebbe tornato a minuti per consegnare un pacco.
Nell’attesa del ritorno del postino, la vittima notava d’improvviso scendere dalle scale la propria moglie, che inseguiva e chiedeva di fermare una donna che aveva appena sorpreso all’interno dell’abitazione mentre frugava in qualche cassetto alla ricerca di qualcosa da rubare.
Subito l’uomo prestava ausilio alla moglie, riuscendo a fermare la donna. Nel frattempo la complice si avvicinava, fingendo di prestare aiuto alla coppia; tuttavia l’anziana moglie notava che donna che si era introdotta all’interno dell’abitazione le stava consegnando una parte della refurtiva.
La complice, quindi, presa la refurtiva, si dava a precipitosa fuga in direzione via San Francesco d’Assisi, facendo perdere le proprie tracce.
Nel frattempo la donna fermata, trattenuta dall’uomo tentava di divincolarsi e ne scaturiva quindi una breve colluttazione al termine della quale lo faceva rovinare al suolo, procurandogli una lesione alla mano destra.
Le Volanti, tempestivamente intervenute, portavano la presunta rapinatrice in Questura in stato di arresto.
Gli immediati accertamenti svolti dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico permettevano, tramite la preparazione di un album fotografico e la verifica dei precedenti controlli, di identificare anche la complice e deferirla in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
All’esito dell’udienza di convalida, tenutasi in data odierna, l’arresto è stato convalidato ed è stata disposta la misura cautelare in carcere per entrambe le donne.
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