Studiare all’estero: High School o Università americana?


BOLOGNA
– Frequentare un anno scolastico all’estero è sempre più in auge tra gli adolescenti italiani, ma un cambiamento è in arrivo. Con un aumento del 38% rispetto al 2016, e del 191% rispetto al 2009, questa esperienza si conferma fondamentale per i ragazzi di oggi, consapevoli dell’importanza di diventare cittadini del mondo.

Una riflessione post pandemia è tuttavia necessaria. Da un lato ci sono gli studenti, pronti più che mai a mettersi in gioco e a confrontarsi con un sistema scolastico diverso, desiderosi di stringere nuove amicizie per la vita dopo questi ultimi anni di rinunce sociali.
Dall’altro ci sono le famiglie che decidono di ospitare, di aprire le proprie porte e accogliere un adolescente, in nome di uno scambio culturale, senza quindi alcuna retribuzione. Famiglie che però fanno sempre di più i conti con la crisi economica attuale.
Tra le destinazioni più in difficoltà ci sono gli Stati Uniti – notoriamente la scelta più gettonata – che accolgono migliaia di studenti da tutto il mondo. Negli ultimi due anni trovare famiglie ospitanti per tutti sta diventando una sfida enorme, e qualche studente ha dovuto ripiegare su altre mete.
Come fare quindi per vivere il tanto desiderato American Dream?
Posticipare la partenza dopo il diploma e frequentare un campus universitario americano risponde perfettamente a questa domanda. Non solo, permetterebbe ai giovani italiani di orientarsi sul proprio futuro.
I campus americani sono un microcosmo ideale per gli studenti, tutto è pensato per loro, dal vitto all’alloggio, dalle attività extracurriculari a quelle lavorative, per potersi mantenere le piccole spese. L’offerta formativa è incredibile: gli studenti nei primi due anni possono frequentare corsi diversi, per orientarsi e decidere consapevolmente in cosa laurearsi.
Il Nord Europa considera fondamentale un gap year di orientamento post diploma, prima di iniziare l’università. In Italia prendersi un anno sabbatico è stato spesso considerato un anno perso, ma se quest’anno fosse invece sfruttato per sostenere esami universitari, potenziare il livello di inglese, vivere in un ambiente internazionale e lasciare un’impronta riguardevole sul proprio CV?
Se a spaventare sono i costi, il programma Campus USA di Mondo Insieme e di Go Campus rasserena le famiglie italiane con la garanzia di borse di studio che coprono fino al 70% dei costi annuali di vitto, alloggio e studi. E se l’anno all’estero diventa una scelta di vita, gli studenti possono completare il percorso di studi negli USA e laurearsi a tutti gli effetti, portandosi dietro la borsa di studio per gli anni necessari.
"Avere un’esperienza a stelle e strisce nel CV è un fiore all’occhiello per gli studenti italiani" commenta il Direttore di Mondo Insieme, Livio Ceppi "che sia un anno in famiglia, in una boarding school – l’equivalente cioè dei nostri Convitti – o appunto presso un’università americana".
Per saperne di più è in programma una presentazione del Menlo College – prestigiosa Business School della Silicon Valley, in California – in data 22 novembre.
Ulteriori webinar previsti nel 2023: Southern Utah University (Utah), North Park University (Chicago, Illinois), Northern Arizona University (Flagstaff, Arizona), Stetson University (Deland, Florida), Truman State University (conosciuta come la Harvard del Midwest a Kirksville, Missouri), College of Charleston (Charleston, South Carolina), Boise State University (Boise; Idaho), ecc.
Maggiori informazioni sui webinar online e gli incontri informativi con le università americane sono reperibili sul sito internet www.mondoinsieme.it, e alla info@mondoinsieme.it, o al tel. 0516569257.

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