Fiducia a Meloni: "Italia con tante criticità, serve operazione verità"

via Giorgia Meloni fb

ROMA - All'Italia "senza visione", che non trova soluzioni "efficaci" a tanti problemi promette risposte Giorgia Meloni nell'Aula al Senato dove incassa la fiducia facendo l'en plein con 115 sì: 49 minuti di intervento, tutto politico, rispondendo punto a punto alle critiche e tracciando la sua ricetta per risollevare l'Italia dalla pesante "eredità" dei governi passati.

Dopo aver incassato la fiducia alla Camera con 235 voti a favore e 154 no, il nuovo esecutivo va alla prova di Palazzo Madama. "La rotta - ha detto ieri dopo il voto la neopremier Giorgia Meloni - è tracciata: andiamo avanti".

"Noi abbiamo fatto sempre un'opposizione molto franca, credo che il dibattito sia il sale della democrazia. Credo che diverse volte si è potuto contare sul sostegno di FdI. Ci chiesero, quando votammo sulla riduzione dei parlamentari, "cosa vi aspettate in cambio?". Niente, perché la condividiamo. E questo coraggio e questa lealtà che posso chiedere all'opposizione, che si possa parlare nel merito, che non si facciano dibattito ideologici. Mi auguro che vogliate valutare i provvedimenti nel merito e valutare se votarli o meno". Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al Senato.

"L'unica possibilità, da che mondo è mondo, per favorire i negoziati nei conflitti è che ci sia un equilibrio. A meno che mi vogliate dire che la pace si ottiene con la resa, la pace si ottiene proseguendo con il sostegno all'Ucraina, consentendole di difendersi". Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo.

"Non so se qualcuno ritenga che la guerra mi diverta, mi piaccia e che la voglio valorizzare. No, ovviamente penso, spero e lavoreremo per quello che possiamo fare per raggiungere una pace giusta, ma dobbiamo capirci su come ci si arriva: la pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica dopo la discussione sulla fiducia al Senato.

"Non si combatte il sovraffollamento delle carceri depenalizzando. Io credo nel valore e nel principio della certezza del diritto. Liliana Segre ha detto che noi dobbiamo sapere scegliere il giusto. Ma come si fa ad aiutare chi sceglie il giusto, se chi sceglie ciò che è sbagliato non paga mai? Credo che la certezza del diritto dipenda anche dalla certezza della pena". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito di fiducia in Senato.

"Io vengo dalla militanza giovanile. In tutta la mia vita non ho mai lavorato per impedire a qualcun altro di dire ciò che voleva dire. Non l'ho mai fatto. Ma quello a cui" la senatrice Ilaria Cucchi si riferiva, erano "manifestanti che con un picchetto volevano impedire ad altri di esprimere le loro idee. La democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Altrimenti che facciamo? Consentiamo che chi non la pensa come noi impedisca di farci parlare? Se la mia parte politica impedisse ad un'altra parte politica di parlare sarei la prima a denunciarlo". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al Senato.

Gli incidenti stradali sono una materia che terremo presente. Da questo punto di vista non credo si debba appesantire il quadro normativo ma occorra attuare le disposizione vigenti e che i controlli debbano essere efficaci". Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo, sottolineando anche la necessità di "ragionare sul tema della prevenzione. Su questi temi ci sentiamo impegnati".

Sui "giovani, vanno garantiti con una operazione di rinnovamento della Pubblica amministrazione e incentivi all'assunzione, per fare in modo che i giovani che al Sud si formano possano crescere nelle regioni da cui provengono". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica al Senato.

"Riconosciamo il valore della scienza, certo, per questo non la scambiamo con la religione. Quel che contestavamo delle scelte prese da precedenti governi è che non ci fossero evidenze scientifiche alla base di alcuni provvedimenti. Non c'erano certezze che i vaccini facessero bene ai ragazzi di 12 anni ma li abbiamo vaccinati, quando tutti erano d'accordo che a loro facesse bene lo sport ma gli abbiamo impedito di farlo. Abbiamo impedito una cosa sulla quale c'erano certezze e obbligato un'altra in cui non c'erano evidenze" scientifiche. Lo dice il premier Giorgia Meloni in Aula al Senato.

Parliamo della "questione meridionale. Di come impedire che una ricchezza prodotta al sud vada in altri territori. Nella tragedia della situazione energetica si nasconde una piccola grande occasione che riguarda il mezzogiorno. Al sud c'è tutto per produrre le rinnovabili. Potremmo fare del sud Italia l'hub energetico d'Europa. Bisogna sbloccare il meccanismo perverso che blocca i fondi strutturali e forse una due diligence su tutte le risorse nazionali". Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al Senato.

"Flat tax? Non comprendo la critica con il tetto a 100mila euro. Io ho fatto due proposte: una sul regime forfettario, l'altro sulla flat tax incrementale, al 15% su quanto ho dichiarato in più del triennio precedente". Così Giorgia Meloni, intervenendo in replica in Senato. "E' un segnale di merito, chi ha fatto di più è giusto che venga premiato", dice rivolta al senatore Monti. "La tassa piatta va bene per gli ipermilionari, ma non per le partite Iva?", chiede poi il premier, riferendosi alla proposta del Pd che "l'ha proposta per chi faceva rientrare i soldi dall'estero"

Non vogliamo stravolgere il Pnrr, non abbiamo mai detto che andasse riscritto. Ma rivederlo sulla base dell'articolo 21 del Next generation Eu che consente agli Stati di fare degli aggiustamenti se cambiano gli scenari e di valutare quegli scenari. Il Pnrr è stato scritto in un tempo in cui non c'era la guerra e gli aumenti dei costi dell'energia. E' lecito ragionare se quegli interventi sono validi ancora oggi o no?". Lo ribadisce la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica al Senato.

"L'impegno è arrivare ad un taglio del cuneo fiscale almeno di cinque punti. E' un impegno di medio termine". Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell'Aula del Senato rilanciando poi la proposta "più assumi meno paghi. Deve convenire assumere", aggiunge.57 minuti fa
"Non possiamo pensare di demolire filiere di eccellenza produttiva nazionale per assecondare obiettivi stabiliti prima della guerra e in un contesto diverso da quello di oggi. Non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica al Senato.

In Europa "si ragiona sul price cap dinamico, vedremo i tempi. Incalziamo l'Europa a dare soluzioni comuni e c'è il tema della separazione del gas da altre fonti energetiche. Siamo pronti e se anche l'Europa non darà risposte" il governo è pronto a lavorare al "disaccoppiamento crescente anche sulla base delle determinazioni europee". Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo.

"Servono misure che nel medio-termine liberino l'Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. penso all'estrazione di gas naturale, Penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l'Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno". Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al Senato.

"Quando hai risorse limitate devi scegliere una strada, decidere dove vuoi andare e poi ragionare sui provvedimenti concreti". Così la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato sul voto di fiducia al governo. "Io ho fatto la scelte di disegnare l'Italia che vorremmo, dove andare e poi far calare da quella visione i provvedimenti".

"Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo". Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo parlando della crisi energetica.

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