ROMA - Scoppia la bufera tra i pentastellati dopo l'ordinanza del tribunale di Napoli che sospende le delibere del M5s sul nuovo statuto e su Conte presidente. L'ex premier si dice fiducioso, ma c'è attesa per il commento di Grillo.
E poi: "C'è un piano politico-sostanziale e uno giuridico-formale, che segna questa sospensione. Sospensione a cui si risponde con un bagno di democrazia. Erano già in programma delle modifiche dello statuto, si aggiungerà una ratifica da parte di tutti gli iscritti, anche quelli da meno di sei mesi, senza aspettare i tempi di un giudizio processuale. Curioso che si era sempre votato così, con il vecchio statuto, e ora viene impedita questa cosa": così in serata l'ex premier, ospite di Lilli Gruber a "Otto e mezzo" su La7.
Sul contrasto con il ministro degli Esteri, afferma: "Prima Di Maio andava in piazza per sostenere le nostre battaglie civili, oggi per esibire una corrente e attaccare la leadership. Nella lettera di dimissioni ha scritto diversi buoni propositi per alimentare il dibattito e le idee. L'ho sentito per telefono e mi ha detto che è desideroso di esprimere idee e progetti. E' vero, un passaggio difficile c'è stato ma l'interesse del Movimento viene sempre prima delle persone. Non è nell'orizzonte delle cose che Di Maio venga espulso ma é ovvio che lui - che è l'ex leader - ha delle responsabilità in più. Una leadership vera non ha mai paura del confronto sulle idee ma di fronte ad un attacco così plastico, in televisione, non si può fare finta di nulla".
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