Genova, uccisero il padre violento: condannati due fratelli

GENOVA - Due ragazzi sono stati condannati in primo grado a 21 e 14 anni per aver ucciso il padre. Indagato per violenze domestiche, l'uomo è stato ucciso in casa: era andato a chiedere ai due di ritirare le accuse a suo carico.

Il padre era indagato a sua volta per maltrattamenti, nei confronti della madre dei ragazzi ed era andato nell'abitazione per chiedere al figlio maggiore di ritirare le accuse nei suoi confronti, in vista del processo che si sarebbe svolto a breve. L'uomo era stato colpito più volte con un mattarello e altri oggetti contundenti.

La Corte d'Assise non ha ritenuto di inviare gli atti alla Corte, ma nel calcolo della condanna del più piccolo dei due fratelli, Simone, ha applicato l'articolo 114 del codice penale che fa riferimento al "contributo minimo" dell'imputato nella commissione di un reato in concorso.

I due ragazzi, che hanno assistito silenziosi alla lettura della sentenza, sono usciti dal Palazzo di Giustizia insieme ai loro legali, in attesa delle motivazioni per fare appello.

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