Tutti i casi in cui serve l'autocertificazione

ROMA - Non serve avere sempre con sé il documento. Va esibito solo quando dobbiamo effettuare, per validi motivi, uno spostamento altrimenti vietato. Potrebbe esservi chiesto anche in Sardegna dopo una certa ora.

ZONA ROSSA E ARANCIONE - A partire dagli spostamenti nel proprio Comune, in zona rossa l’autocertificazione è sempre richiesta. Non si può uscire di casa se non per effettivi motivi di “lavoro, salute o necessità". Allo stesso modo è vietato recarsi fuori Comune o fuori regione se non per le sopracitate eccezioni. Sempre consentito, invece, il ritorno alla residenza, domicilio o abitazione.

Nella zona arancione gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del Comune, dalle 5 alle 22. Chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti può spostarsi entro i 30 km dal confine (anche in un’altra regione), con il divieto di recarsi in capoluoghi di provincia. Sempre nel comune consentite visite ad amici e parenti, una volta al giorno in massimo 2 persone (esclusi under 14). Per spostarsi oltre questi limiti imposti dalla zona arancione, bisogna avere comprovati motivi di salute, lavoro o necessità e dunque, anche in quel caso, è necessaria l’autocertificazione. 

COSA SI INTENDE PER COMPROVATE ESIGENZE - La Faq del governo chiarisce che "gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute". Tutti gli spostamenti devono essere giustificati con il modulo di autocertificazione all’interno del quale, oltre alle generalità di chi si sposta, deve essere indicato il luogo di partenza e quello di arrivo. La documentazione va consegnata al momento dell’eventuale controllo. Sarà poi compito delle forze dell’ordine verificare la fondatezza di quanto dichiarato.

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