Lecce, voti in cambio di case: arrestati ex amministratori

LECCE - Stamani sono stati arrestati dalle Fiamme Gialle gli ex amministratori comunali, consiglieri comunali, alcuni dei quali ancora in carica, e dirigenti del Comune di Lecce. Gli arresti sono stati richiesti dai Pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci.

Quarantasei le persone indagate, tutte a vario titolo accusate per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, abuso d'ufficio e falso ideologico. Secondo l'accusa voti elettorali sarebbero stati 'scambiati' con alloggi popolari.

Compare anche il nome del senatore leccese della Lega Roberto Marti tra i 34 indagati che non sono stati raggiunti da alcun provvedimento restrittivo nell'ambito dell'inchiesta sui voti elettorali ottenuti in cambio di case popolari che oggi ha portato a Lecce all'arresto di ex amministratori comunali, di consiglieri comunali, alcuni dei quali ancora in carica, e di dirigenti del Comune.

Il senatore, dal 2004 al 2010, è stato assessore a Lecce ai Servizi sociali, ai progetti mirati e alle pari opportunità. Il reato contestato é abuso d'ufficio e falso ideologico.

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