Roma: niente auto bianche. Continua la protesta dei taxi contro Uber

di ILEANA CIRULLI - Proseguono le proteste dei tassisti nelle città italiane contro le norme che regolano l'attività di noleggio, omologandola a quella delle auto bianche, contenute nel maxiemendamento al decreto Milleproroghe, che favorirebbe le multinazionali, come Uber. In questo modo, viene rimandato al 31 dicembre il termine entro cui il Ministero delle Infrastrutture deve emanare il provvedimento finalizzato ad impedire le pratiche di esercizio abusivo dei taxi e quelle di noleggio con conducente.

Dopo Torino e Milano, anche a Roma migliaia di tassisti si sono riuniti davanti a Palazzo Madama per protestare contro la rimozione della territorialità; tale provvedimento avrà l'effetto di permettere ai colleghi di tutta Italia e ai privati - come gli Ncc - di spostarsi ovunque a caccia di clienti. I tassisti chiedono, perciò, maggiori tutele e controlli per inibire la concorrenza sleale.

Non si sono visti taxi nemmeno alla stazione Termini o agli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. Fortunatamente, la società di gestione Aeroporti di Roma ha messo subito a disposizione un servizio gratuito di navette sostitutive e il personale aeroportuale ha indirizzato i passeggeri a usufruire degli altri mezzi di trasporto regolarmente operativi.

La protesta è finita con la convocazione del Ministero dei Trasporti con le sigle sindacali per martedì prossimo 21 febbraio.

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