Giunge al termine la protesta dei tassisti. Voto di fiducia su Milleproroghe


di ILEANA CIRULLI - Non si è conclusa nel migliore dei modi la protesta dei tassisti italiani di ieri, davanti alla Camera e alla sede del Pd, dove hanno avuto luogo scontri tra la polizia e i migliaia di manifestanti, con l'inclusione di tafferugli, lanci di bottiglie e un paio di partecipanti finiti in ospedale per trauma cranico. Dopo questo, non lieto, episodio il governo ha deciso, durante l'incontro di ieri pomeriggio tra il ministro dei trasporti e i sindacati, di far tornare al proprio lavoro i tassisti. Il viceministro Riccardo Nencini ha fatto sapere che tale decisione è stata sottoscritta da tutte le 21 sigle della suddetta categoria.

Al termine delle trattative con il ministro Graziano Delrio, che sono andate avanti per oltre cinque ore, si è deciso che entro 30 giorni il governo farà un decreto ministeriale, con cui scavalcherà l'emendamento Lanzillotta inserito nel Milleproroghe. Pertanto verrà avviata la stesura di uno schema di decreto interministeriale, al fine di adottare misure atte ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio a noleggio con conducente.

Ha espresso il proprio giudizio sulla giornata di proteste a Roma anche la Chiesa italiana: "Chi usa la violenza, non ha mai ragione. I diritti e i doveri vanno rispettati", ha affermato il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino.

Per ora, l'importante è che venga ripristinato l'ordine nelle città italiane.

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