Festival di Sanremo, nella terza serata trionfa Ermal Meta

(Foto ANSA)

di LOREDANA CAVALLO - La terza serata del Festival di Sanremo ha regalato come le precedenti, tante belle emozioni. Per quanto riguarda le cover dei 16 campioni in gara, il vincitore è stato Ermal Meta con Amara terra mia, seguito al secondo posto da Paola Turci e al terzo da Marco Masini.

Successivamente  si sono esibiti i sei Big nel girone del ripescaggio, decretando l’eliminazione definitiva di Nesli-Alice Paba e Raige-Giulia Luzi, permettendo così di proseguire il Festival canoro a Ron, Bianca Atzei, Clementino e Giusy Ferreri.

Ospiti eccezionali anche nella terza serata, come il Piccolo Coro dell’Antoniano che ha debuttato al Festival in occasione dei 60 anni dello Zecchino d’oro, proponendo un medley di canzoni famose.

Tra gli ospiti, l’Orquesta de Reciclados de Cateura, formata da ragazzi provenienti da Cateura, località ai bordi di Assuncion, Paraguay, sorta vicino a una discarica. I ragazzi, che altrimenti condurrebbero un’esistenza marginale, suonano strumenti costruiti riciclando materiali presi dalla discarica e fanno il giro del mondo promovendo l’Unicef.

Ha avuto un imprevisto invece Mika, il quale dopo il suo annuncio, non è salita subito sul palco, ma solo dopo qualche momento, perchè si è rotta la porta. Una volta iniziata la sua esibizione, ha suonato il pianoforte componendo un medley, e per finire ha dedicato al compianto George Michael un’intensa Jesus to a child.

Una bella testimonianza è stata data poi dall’ostetrica di 92 anni, ancora in attività, che ha fatto nascere 7.642 bambini.

Alessandro Gassmann e Marco Giallini hanno raccontato invece il loro nuovo film, "Beata ignoranza" e poi hanno presentato la cover di Masini. Tra i comici, Luca e Paolo, immancabili anche quest’anno, hanno detto ironicamente a Carlo Conti che Maria De Filippi è stata l’unica che non aveva ancora invitato.

E non poteva mancare per concludere la copertina di Maurizio Crozza, che si è esibito questa volta nei panni di Papa Francesco, ironizzando su alcuni ospiti delle serate del Festival. Ha ribattezzato i conduttori i “Bonny and Clyde” dell’Auditel, anche perché negli altri canali c’è il vuoto assoluto.

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