Gentiloni: "Europa dia priorità ad Africa"

"Quando parlava dell'Africa, Nelson Mandela la presentava come 'una regione dal potenziale vasto e ancora intatto'. E in effetti l'Italia vede nell'Africa una terra di opportunità che vivrà da protagonista il XXI secolo, proprio in virtù del suo potenziale ancora inespresso: sul piano umano, politico, economico e culturale" ha dichiarato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in un intervento sul quotidiano 'L'Unità' "L'Italia sta operando in modo concreto per trasferire questa consapevolezza anche in Europa. L'Europa deve dare priorità all'Africa anche perché i prossimi anni saranno decisivi per capire che direzione prenderà il modello di sviluppo del Continente. Nel nuovo secolo, molti Paesi africani hanno fatto registrare progressi significativi per quanto concerne la stabilità politica, la crescita economica e gli standard sociali. La speranza, che sembrava averla abbandonata, è di nuovo di casa in Africa. Ma le sfide da vincere per uno sviluppo davvero sostenibile restano molte, a cominciare dalla crescita demografica. Entro il 2050 la popolazione africana raddoppierà, raggiungendo i due miliardi e mezzo di persone. Sarà dunque essenziale saper creare opportunità economiche per le nuove generazioni. Con il lavoro, la diffusione dell'istruzione e della cultura, e con la crescita del ruolo delle donne nella società, si combattono i rischi di instabilità sociale e di radicalizzazione. Oltre alla dimensione economica, è tempo di riconoscere che l'Africa ha acquisito anche una nuova soggettività politica internazionale: da destinatari di aiuti, i vari Paesi sono diventati partner a tutto tondo di Europa, Stati Uniti e Cina. Ecco perché oggi possiamo parlare di centralità dell'Africa nelle dinamiche globali. Senza l'Africa, la globalizzazione è incompiuta. Senza uno stretto rapporto di cooperazione con l'Africa non è più possibile affrontare efficacemente questioni internazionali come il terrorismo, i flussi migratori, la sicurezza energetica, i traffici di esseri umani e di droga, i cambiamenti climatici. Nel perseguire questa rinnovata cooperazione, l'Italia continuerà ad avvicinarsi all'Africa con grande rispetto. È su queste basi, di parità di interlocuzione, che proponiamo ai vari Paesi di lavorare insieme per dare risposte comuni alle sfide globali che abbiamo di fronte. Ed è con lo stesso spirito che l'Italia si è candidata ad un seggio non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2017-2018, e ci stiamo preparando per una significativa azione di outreach verso l'Africa in occasione della nostra Presidenza del G7, prevista per il 2017. Insomma, il messaggio è chiaro: l'Italia ha scelto di scommettere in modo strategico sul futuro dell'Africa. E l'Italia è in prima fila nella lotta contro il terrorismo, per la stabilizzazione della Libia, della Somalia e del Corno d'Africa, oltre che nel rafforzamento delle capacità africane di risposta alle crisi che interessano il Continente", 

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