Orlando: "Entro l'estate la legge sulla prescrizione"

"Noi vogliamo parlare di come rendere la giustizia più efficiente, la guerra non la vogliamo e faremo di tutto per evitarla ricercando il confronto. Attenderei comunque di vedere qual è l’effettiva posizione dell’Anm e cercherei di capire se ci sono le condizioni per proseguire un confronto che fino a qui è stato positivo, ha portato risultati importanti per il Paese, non per questo o quell’esecutivo, o per questa o quella giunta dell’Anm" ha dichiarato il ministro della Giustizia, Andrea Oralndo, in un'intervista a la Repubblica. Quanto al fatto che il testo sulla prescrizione non sia ancora legge, il ministro dice: "credo sia ragionevole pensare di chiudere entro l’estate. Capisco la diffidenza, ma è la stessa che faceva scommettere molti sul fatto che falso in bilancio, autoriciclaggio, estensione della responsabilità all’incaricato di pubblico servizio, sconti di pena per l’imputato che collabora, ecoreati, sarebbero tutti andati a finire in un nulla di fatto".

Sulla corruzione, tema divisivo anche dopo le parole del presidente dell'Anm Davigo, osserva: "Per il lavoro che abbiamo da fare - noi vogliamo sconfiggere la corruzione tanto quanto Davigo - non mi avventurerei in complesse ricostruzioni storico sociologiche. Cercherei di capire se i meccanismi di prevenzione e di repressione funzionano. L’Onu ha certificato che la nostra legge anticorruzione attua le convenzioni internazionali. Ci sono altre cose da fare? Discutiamone, purché le idee e le priorità non cambino ogni sei mesi".

Infine, le intercettazioni. Orlando assicura che "la delega rafforza la possibilità di ascolti per i reati contro la P.A. e non li limita come strumento d'indagine in nessun ambito. Si pone gli stessi obiettivi di diverse e importanti procure che hanno disciplinato l’utilizzo di quelle penalmente non rilevanti".

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