Maria Elena Boschi: "Ci vuole un garante della Costituzione. Basta inciuci"

ROMA. "Io sono ottimista per natura e quando siamo partiti avevo la convinzione che ce l’avremmo dovuta fare per forza": a dichiararlo il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, in un'intervista al quotidiano "La Repubblica", in merito all'approvazione della legge elettorale al Senato.

"Il testo è stato soppesato parola per parola da esperti che si occupano di questa materia da anni. Sono tranquilla, comunque se dovesse servire la modificheremo alla Camera", continua replicando all'esponente leghista Roberto Calderoli che parlava di incongruenze nel testo. E alla domanda se ora serva una verifica di governo, la Boschi replica così: "Non ce n’è alcun bisogno, fin dall’inizio è stato chiaro a tutti che le riforme le avremmo fatte insieme a Forza Italia. Il governo è un’altra cosa. Al voto finale la maggioranza è stata numericamente autosufficiente, ma lo dico senza nulla togliere al contributo positivo e fondamentale dato dai senatori di Forza Italia. Certo, avrei preferito che tutto il Pd avesse votato questa legge. Speravo in un ripensamento, specie dopo che abbiamo accolto gran parte delle critiche che avevano mosso all’Italicum prima versione. Ma questo non è il momento delle polemiche. Abbiamo fatto una buona legge, per la prima volta c’è la certezza, grazie al ballottaggio, di un vincitore la sera delle elezioni, senza inciuci. Come si è visto anche in Grecia con Tsipras e la sua alleanza con un movimento di destra, non è una conquista di poco conto".

E sulla minoranza interna del Partito Democratico sottolinea: "Mi auguro che si torni a lavorare insieme, nell’interesse dei cittadini italiani prima che del partito. E sono convinta che si possa ripartire tutti insieme". Infine, la questione dell'elezione del capo dello Stato: "Mi auguro che il presidente della Repubblica sia eletto con la maggioranza più ampia possibile e che sia condiviso da tutto il partito democratico. Ci vuole un garante della Costituzione. Ma anche una persona esperta e conoscitrice del Parlamento".

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