KIEV - La guerra in Ucraina vive una drammatica svolta con un ultimatum lanciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Kiev. Trump ha intimato alle autorità ucraine di accettare il piano statunitense entro il 27 novembre, minacciando altrimenti lo stop alla fornitura di armi e intelligence.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito la situazione come “uno dei momenti più difficili della nostra storia: siamo al bivio tra perdere la dignità o un alleato chiave”. Nel frattempo, i Paesi europei stanno lavorando a una controproposta più favorevole per Kiev, cercando un equilibrio tra sostegno militare e pressioni diplomatiche.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di sposare il piano Trump, considerandolo “una possibile base per mettere fine alla guerra”, ma ha avvertito che la Russia conquisterà ulteriori territori se l’Ucraina rifiuterà l’offerta.
Attività militari e droni
La tensione sul campo cresce: la Romania ha fatto decollare due caccia F-16 per monitorare il confine dopo un attacco di droni russi nella regione di Odessa, come riportato dai media ucraini citando il ministero della Difesa di Bucarest.
Sul fronte opposto, un attacco con drone ucraino ha colpito impianti energetici nella regione russa di Samara, provocando la morte di due persone nella città meridionale di Syzran, secondo quanto dichiarato dal governatore locale.
Agenda internazionale
Oggi e domani è in programma il G20 in Sudafrica, con la partecipazione del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che segue da vicino gli sviluppi della crisi ucraina e le implicazioni internazionali.
La situazione resta estremamente delicata, con la diplomazia internazionale impegnata a trovare un equilibrio tra pressioni, alleanze e strategie militari sul campo.

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