MONZA – Una vita dedicata al lavoro spezzata in un istante. È morto così Touré Mamadou, operaio 48enne residente a Lesmo con la moglie e quattro figli, nella mattinata di lunedì 8 settembre alla Gusmar & Sella Valves di Monza, dove lavorava da 25 anni.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe subito un grave trauma da schiacciamento mentre era al lavoro. L’incidente, avvenuto mentre Mamadou si era scambiato di mansione con un collega, è ancora al vaglio delle autorità competenti. Subito sono intervenuti i soccorsi, ma per l’operaio non c’era più nulla da fare.
La tragedia ha lasciato sgomenta la comunità di Lesmo e i colleghi di lavoro. “Touré Mamadou ha dedicato la vita al lavoro, e il lavoro gliel’ha tolta – ha commentato Pietro Occhiuto, segretario generale Fiom Cgil Brianza –. Il dolore è straziante, ma ancora più forte è la loro dignità e la richiesta di verità. E questa verità non potrà essere negata”.
In segno di vicinanza alla famiglia e per sensibilizzare sul tema delle morti bianche, la Fim Cisl ha indetto un’assemblea straordinaria in fabbrica. L’11 settembre alle ore 18, in piazza Castello a Monza, si terrà un corteo promosso dalla Rete Lotte Sociali Monza e Brianza contro le morti sul lavoro.
“Questa morte non è una fatalità – ha sottolineato Occhiuto –. Le morti sul lavoro non sono mai eventi inevitabili: sono il risultato di scelte precise, omissioni, controlli insufficienti e di un sistema che considera la sicurezza un costo e non un diritto. Basta con questa strage silenziosa. È inaccettabile che nel 2025 si continui a morire di lavoro, mentre troppe aziende e istituzioni si girano dall’altra parte”.
La Fiom Cgil ha assicurato alla vedova e ai figli assistenza e tutela legale, valutando anche la possibilità di costituirsi parte civile per ottenere giustizia. “Non ci fermeremo – conclude Occhiuto – fino a quando il diritto alla sicurezza non sarà garantito a tutti i lavoratori”.
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