Gerusalemme/Gaza – 14 settembre 2025 – Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha visitato Gerusalemme insieme al premier israeliano Benjamin Netanyahu, recandosi al Muro del Pianto. Sul tavolo, secondo fonti diplomatiche, la possibilità di un’annessione israeliana di parti della Cisgiordania, ipotesi che circola come risposta al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte di numerosi Paesi occidentali. Netanyahu, intanto, ha convocato una riunione d’emergenza dedicata agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
Gaza City sotto assedio
Prosegue l’offensiva israeliana sulla Striscia. Gaza City, ormai descritta da osservatori come una città fantasma, è circondata da centinaia di carri armati, mezzi corazzati e bulldozer schierati dall’Idf lungo il confine settentrionale. Obiettivo dichiarato: la conquista definitiva della città . Tra i raid di queste ore è stato colpito anche un grattacielo che, secondo l’esercito israeliano, sarebbe stato utilizzato da Hamas.
Il ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha riferito che nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani hanno causato 68 vittime, tra cui 10 persone in fila per ricevere aiuti, e 346 feriti. Migliaia di civili hanno abbandonato l’area: secondo stime locali, almeno 300mila residenti sono già fuggiti, mentre anche alcuni funzionari civili di Hamas starebbero tentando l’evacuazione.
Vertice a Doha, monito del Qatar
La crisi sarà al centro di un vertice di emergenza arabo-islamico, convocato per lunedì a Doha. L’Egitto ha già inviato aerei per contribuire alla sicurezza della regione. Duro l’appello del primo ministro del Qatar, Mohammed ben Abdelrahman Al-Thani:
“È venuto il tempo per la comunità internazionale di smettere di usare i due pesi e le due misure e di punire Israele per tutti i crimini che ha commesso”.
La tensione resta altissima, con la comunità internazionale che guarda con preoccupazione all’imminente offensiva terrestre su Gaza City e al rischio di un ulteriore allargamento del conflitto.
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