L’inviato Usa in Russia per un ultimo tentativo di mediazione. Ultimatum alla scadenza. Intanto attacco russo fa vittime tra i civili
MOSCA – È arrivato oggi a Mosca l’inviato speciale statunitense Richard Witkoff, braccio destro del presidente Donald Trump per le cosiddette "missioni di pace". La sua visita avviene a pochi giorni dalla scadenza dell’ultimatum lanciato da Trump al Cremlino, in cui si chiede di interrompere l’offensiva militare in Ucraina.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che prenderà una decisione sulle sanzioni secondarie contro la Russia — in particolare verso quei Paesi che continuano ad acquistare energia da Mosca — dopo l’incontro con i vertici russi. Witkoff dovrebbe incontrare nelle prossime ore Vladimir Putin, in quella che appare come una delle ultime finestre diplomatiche aperte prima di un nuovo inasprimento delle tensioni internazionali.
Witkoff ha già incontrato più volte il presidente russo, senza mai riuscire a ottenere un cambio di rotta sulla guerra in Ucraina. La Casa Bianca ha definito questo nuovo vertice come “decisivo per i prossimi passi dell’amministrazione”.
Raid su Zaporizhzhia: due morti e dodici feriti
Mentre si cerca una mediazione diplomatica, sul terreno il conflitto non conosce tregua. Questa mattina un nuovo attacco aereo russo ha colpito il distretto di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sudorientale. Secondo fonti locali, due persone sono rimaste uccise e almeno dodici ferite, tra cui quattro bambini.
Le autorità ucraine hanno condannato l’attacco, definendolo «l’ennesimo crimine di guerra», e hanno ribadito la richiesta alla comunità internazionale di mantenere alta la pressione su Mosca.
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