Trump: “Putin pronto a un accordo”, vertice in Alaska sulla crisi ucraina

Anchorage (Alaska) – Cresce l’attesa per l’incontro di domani tra il presidente statunitense Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin, in programma alle 11:30 ora locale (21:30 in Italia) presso la base di Elmendorf-Richardson, ad Anchorage. Al centro del summit, secondo quanto annunciato dal Cremlino, ci sarà la risoluzione della crisi ucraina, insieme a temi legati alla pace, alla sicurezza internazionale e alla cooperazione economica tra Washington e Mosca.

Trump, in un’intervista radiofonica riportata da Bloomberg, ha dichiarato di ritenere Putin “pronto a un accordo” e ha sottolineato come le sanzioni possano aver avuto un ruolo nel portare Mosca al tavolo negoziale.

Putin, citato dall’agenzia russa Ria Novosti, ha riconosciuto gli “sforzi energetici e sinceri” di Trump per giungere a una pace negoziata in Ucraina, rompendo il silenzio alla vigilia del faccia a faccia. La delegazione russa sarà composta da tre ministri – Esteri (Sergej Lavrov), Difesa (Andrej Belousov) e Finanze (Anton Siluanov) – e due consiglieri presidenziali, tra cui Yuri Ushakov e Kirill Dmitriev.

Secondo il Telegraph, Trump starebbe valutando di offrire a Putin l’accesso russo a minerali e terre rare in Alaska e la revoca di alcune sanzioni sull’industria aeronautica in cambio della fine del conflitto.

Sul fronte diplomatico, la vigilia del vertice è stata intensa: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato a Londra il premier britannico Keir Starmer, per riaffermare “unità e determinazione” a ottenere una pace “giusta e duratura”. Ieri, Trump ha avuto una videocall con Zelensky e i leader europei, rassicurando che “non ci sarà alcun accordo senza il via libera dell’Ucraina” e avvertendo Putin di “gravi conseguenze” in caso di mancato cessate il fuoco dopo venerdì.

L’Europa si mostra compatta: il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di “chiarimento delle intenzioni americane”, mentre il presidente del Consiglio europeo António Costa ha ribadito la volontà di coinvolgere Kiev in ogni fase negoziale. Anche la premier italiana Giorgia Meloni si è detta soddisfatta per “l’unità di intenti” dell’Occidente.

Da Mosca, però, arrivano segnali di freddezza: “Le nostre richieste restano invariate”, ha fatto sapere il Cremlino. Zelensky, parlando a Berlino, ha ribadito che “la Russia non può mettere un veto” sulle scelte dell’Ucraina in merito all’adesione a UE e NATO.

L’esito del vertice di Anchorage sarà determinante per capire se esistono margini concreti per un cessate il fuoco e un accordo di pace duraturo.

Posta un commento

0 Commenti