WASHINGTON – Nuova escalation verbale tra Stati Uniti e Unione Europea. In un’intervista rilasciata alla CNBC, il presidente Usa Donald Trump ha lanciato un chiaro avvertimento all’Ue: “Se non faranno gli investimenti promessi, alzeremo i dazi al 35%”. Riferendosi a un presunto impegno europeo da 600 miliardi di dollari, Trump ha dichiarato che l’unica ragione per cui i dazi sono stati ridotti al 15% è stata proprio quella promessa: “Ma se quei soldi non arrivano, torniamo su”, ha insistito.
Auto nel mirino, ma da Bruxelles arriva rassicurazione
Nonostante le parole di Trump, da fonti europee trapela ottimismo. Secondo un alto funzionario dell’Ue, i dazi sulle auto europee importate negli Stati Uniti dovrebbero scendere a breve dal 27,5% al 15%, come previsto da un accordo tra Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La riduzione, spiega la fonte, è stata ritardata per motivi tecnici legati all’applicazione dell’ordine esecutivo firmato il 1° agosto, che si riferiva solo a “dazi reciproci” annunciati il 2 aprile, mentre settori strategici come auto, farmaci e acciaio seguono iter negoziali differenti.
Ucraina ed energia: “Putin si fermerà se calano i prezzi”
Durante l’intervista, Trump è tornato anche sulla guerra in Ucraina, rilanciando la sua posizione secondo cui la leva energetica sarebbe la chiave per fermare l’offensiva russa. “Se i prezzi dell’energia scendono, Putin cesserà gli attacchi”, ha affermato, alludendo alla possibilità di sanzioni secondarie a Mosca qualora l’ultimatum fissato dagli Stati Uniti dovesse scadere senza risultati.
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