Sirolo, 23enne muore annegata davanti alla scogliera dei Lavi

Tragedia in mare a Sirolo: la giovane sorpresa da una risacca, inutili i soccorsi

Una giornata di vacanza si è trasformata in tragedia ieri davanti alla suggestiva ma insidiosa scogliera dei Lavi, a Sirolo. Sofia Pozzi, 23 anni, originaria di Sesto San Giovanni e residente a Varedo, è annegata dopo essere stata sorpresa da una violenta risacca che non le ha lasciato scampo.

La giovane, arrivata in Riviera con la madre, aveva scelto di trascorrere alcune ore in compagnia di amici. Poco dopo le 13, insieme a loro si era immersa nello specchio d’acqua che si apre davanti agli scogli raggiungibili dalla spiaggia Urbani: un luogo di grande fascino, ma noto anche per le correnti che possono trasformarsi in pericolo mortale.

La dinamica

Improvvisamente Sofia è stata trascinata al largo dalle onde. Gli amici hanno tentato di raggiungerla per riportarla a riva, ma il mare era troppo agitato e la corrente eccessivamente forte. In pochi istanti la ragazza ha iniziato ad annaspare, sopraffatta dalla fatica, fino a perdere i sensi sotto gli occhi atterriti dei compagni e dei bagnanti a riva, che nel frattempo lanciavano richieste di aiuto.

I soccorsi

Da Numana è partita l’idroambulanza della Croce Rossa, mentre in volo da Torrette decollava l’eliambulanza Icaro. Sofia è stata recuperata a circa venti metri dalla scogliera e issata a bordo dell’imbarcazione di soccorso: le sue condizioni sono apparse subito disperate.

I sanitari hanno iniziato immediatamente le manovre di rianimazione in mare aperto, proseguendo senza sosta fino all’approdo al porticciolo di Numana, dove nel frattempo era giunta anche un’ambulanza del 118. Per oltre un’ora i medici si sono alternati nei tentativi di strapparla alla morte, ma ogni sforzo è risultato vano. Poco dopo le 14 non si è potuto far altro che constatarne il decesso.

Il dolore

La notizia ha sconvolto la comunità di Varedo, dove Sofia viveva, e i tanti amici che la ricordano come una ragazza solare e piena di vita. La sua vacanza nel Conero, iniziata da pochi giorni, si è spezzata nel modo più drammatico davanti a uno dei luoghi più affascinanti ma al tempo stesso più pericolosi della costa marchigiana.

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