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GAZA CITY - La situazione nella Striscia di Gaza continua a deteriorarsi rapidamente. L’esercito israeliano ha ufficialmente dichiarato Gaza City “zona di combattimento pericolosa” ed è entrato nella città, provocando la fuga di circa un milione di persone.
Secondo la Croce Rossa, un’evacuazione di massa è al momento impossibile a causa delle condizioni sul terreno e della situazione di conflitto in corso. Le autorità militari israeliane puntano a completare l’occupazione della città entro l’inizio del Capodanno ebraico, previsto per il 22 settembre.
La tregua umanitaria è stata sospesa e la distribuzione degli aiuti alla popolazione è attualmente bloccata, peggiorando ulteriormente le condizioni della popolazione civile.
Sul fronte internazionale, è partita oggi da Barcellona una nuova flottiglia umanitaria con l’obiettivo di rompere il blocco israeliano della Striscia di Gaza e portare rifornimenti essenziali ai civili.
Nel contesto diplomatico, gli Stati Uniti hanno revocato i visti a alcuni rappresentanti palestinesi, una decisione che ha sollevato nuove polemiche a livello internazionale.
La crisi umanitaria e militare nella Striscia di Gaza continua quindi ad aggravarsi, con migliaia di civili intrappolati e con le tensioni diplomatiche in aumento.
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