Milano, inchiesta urbanistica: primi interrogatori davanti al gip, Marinoni tace, Tancredi si difende


MILANO –
Giornata cruciale per l’inchiesta sull’urbanistica che scuote da settimane Palazzo Marino. Oggi, martedì 22 luglio, sono iniziati davanti al giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini gli interrogatori preventivi per i sei indagati su cui la Procura ha chiesto misure cautelari, tra cui gli arresti domiciliari.

Il primo a comparire è stato Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, che ha scelto la linea del silenzio: si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo legale, l’avvocato Eugenio Bono, ha definito l’inchiesta “sproporzionata” e priva di elementi concreti:

“Non c’è alcun episodio corruttivo né un sistema come delineato dalla Procura”, ha dichiarato.

In una breve memoria difensiva depositata al giudice, la difesa sottolinea come l’indagine sia stata “impostata come un processo alla speculazione edilizia contro l’intera città di Milano” e come i rilievi della Procura appaiano più giudizi morali che fondati su elementi di prova.

Tancredi: "Mai preso utilità, ho sempre agito per il Comune"

Nel pomeriggio è stato il turno dell'ex assessore all'Urbanistica Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura ha chiesto i domiciliari. Durante l’interrogatorio ha risposto a tutte le domande, fornendo la propria versione dei fatti e difendendo anche il sindaco Beppe Sala, dichiarando di non aver mai lavorato per interessi personali né di aver ricevuto vantaggi indebiti.

Tancredi ha inoltre affermato di non aver mai favorito Marinoni, respingendo l’idea di un patto o di un disegno corruttivo. Al termine dell’interrogatorio, ha rilasciato una sola dichiarazione ai cronisti presenti:

“Ho risposto a tutte le domande”.

Ha depositato anche una memoria difensiva. Riguardo alla sua sospensione da dirigente comunale, la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano ha precisato che spetterà al giudice valutare se ciò faccia venir meno le esigenze cautelari.

Il gip: “Deciderò in tempi congrui”

Nel frattempo, il gip Fiorentini prenderà tempo per valutare le richieste della Procura. In una nota firmata dai presidenti dell’Ufficio Gip-Gup Ezia Maccora e del Tribunale di Milano Fabio Roia, si legge che il giudice “depositerà il provvedimento in un tempo congruo rispetto alla complessità del procedimento”. Nessuna scadenza imposta dalla legge.

Solo se verranno accolte le richieste, le ordinanze cautelari saranno eseguite dalla Procura e notificate alle parti interessate. Secondo fonti giudiziarie, una decisione è attesa entro la fine della prossima settimana.

Sala: “Dimissioni? Non sarebbero comode per nessuno”

Sul fronte politico, il sindaco Giuseppe Sala ha voluto raffreddare le voci su eventuali dimissioni:

“Non sarebbero comode per nessuno”, ha commentato, allontanando l’ipotesi di un passo indietro.

Per ora, le deleghe all’urbanistica lasciate da Tancredi sono state affidate alla vicesindaca Anna Scavuzzo.

L’indagine continua a tenere alta la tensione a Palazzo Marino, con una città che attende di capire se si tratti di responsabilità personali o di un vero e proprio sistema di potere dietro la gestione dell’urbanistica milanese.

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