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GAZA – Nuovo capitolo nella complicata trattativa per una tregua a Gaza. Hamas ha avanzato una controproposta per il cessate il fuoco, proponendo il rilascio di 10 ostaggi e la restituzione di 18 corpi in cinque fasi. Una proposta che ha incontrato il rigido no di Israele e degli Stati Uniti.
Per l'inviato americano Steve Witkoff, il piano "è totalmente inaccettabile e ci porta solo indietro". Una posizione in linea con quella del governo israeliano, che ha definito la proposta del movimento palestinese come un vero e proprio "rifiuto" dello schema già presentato e sostenuto anche a livello internazionale.
Hamas ha replicato con uno schema alternativo che prevede una tempistica diversa per il rilascio degli ostaggi: cinque fasi di restituzione dei prigionieri, contro le due previste nella prima settimana nel piano originale promosso dai mediatori. La fazione palestinese chiede una distribuzione più diluita dei rientri, aumentando di fatto la durata e la complessità dell’accordo.
Intanto, sul fronte umanitario, arriva una notizia di speranza: il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha confermato che Adam, il piccolo figlio della pediatra palestinese che ha perso nove figli in un raid, verrà trasferito in Italia per un delicato intervento chirurgico. "Forse l’11 giugno – ha detto Tajani – ma la data è ancora orientativa". L’Italia si mobilita dunque per garantire cure al bambino, divenuto simbolo della sofferenza innocente del conflitto.
La trattativa resta in bilico tra diplomazia e rigidità . Gli sforzi internazionali proseguono, ma la distanza tra le parti appare, per ora, ancora difficile da colmare.
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