TEHERAN – Le tensioni fra Israele e Iran sono esplose in un conflitto aperto: nella notte l’aviazione israeliana ha lanciato un massiccio attacco contro obiettivi nucleari iraniani, colpendo strutture in più aree del Paese, inclusa la capitale Teheran, dove violentissime esplosioni hanno scosso la città .
Fonti militari israeliane confermano che il blitz è stato mirato a strutture chiave del programma nucleare iraniano, accusato da Tel Aviv di essere in fase di accelerazione "pericolosa". Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito il colpo iniziale "un successo" e ha avvertito: "Andremo avanti per giorni".
Obiettivi strategici colpiti, morti al vertice militare iraniano
Secondo le prime informazioni trapelate dai media locali e internazionali, tra le vittime ci sarebbero sei scienziati nucleari, oltre al capo di stato maggiore iraniano e al comandante delle Guardie rivoluzionarie. Fonti del sito Iran International, citato da Ynet, riferiscono anche della morte di Ali Shamkhani, consigliere politico della Guida Suprema Ali Khamenei, a causa delle gravi ferite riportate durante l’attacco.
La Guida Suprema iraniana ha reagito con durezza, accusando Stati Uniti e Israele dell’aggressione. Il comandante in capo dell’esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha dichiarato che Khamenei ha ordinato alle forze armate di colpire gli autori dell’attacco, promettendo una risposta severa. "Il destino di Israele sarà doloroso", ha tuonato Khamenei in un messaggio diffuso a reti unificate.
Cresce l’allarme internazionale
La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che sta monitorando i livelli di radiazioni nelle zone colpite, in particolare nelle province dove sorgono gli impianti nucleari di Natanz, Arak e Fordow.
Da Washington arriva una smentita di coinvolgimento. Il portavoce della Casa Bianca ha dichiarato: “Gli Stati Uniti non sono coinvolti nell’attacco”, anche se l’ex presidente Donald Trump ha ribadito che “l’Iran non può avere la bomba atomica”, auspicando una ripresa dei negoziati. Il senatore Marco Rubio, membro della Commissione Intelligence del Senato, ha avvertito Teheran: "Non prenda di mira i nostri interessi".
Reazioni in Italia: Tajani convoca riunione d'emergenza, Meloni guida il coordinamento
Anche l’Italia si muove: alla Farnesina è in corso una riunione di emergenza convocata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, con la partecipazione dei dirigenti del ministero e degli ambasciatori italiani in Iran, Israele e nei principali Paesi della regione. "L’Italia sostiene il dialogo – ha detto Tajani – e auspica la ripresa del confronto tra Israele e Iran quanto prima”.
Nel pomeriggio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha programmato una videoconferenza con i ministri competenti e i vertici dell’intelligence nazionale, per una valutazione della situazione e delle implicazioni per la sicurezza italiana ed europea.
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