CITTÀ DEL VATICANO — Un incontro inedito e carico di emozione quello andato in scena questa mattina: Jannik Sinner, numero uno del tennis mondiale, e il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) Angelo Binaghi sono stati ricevuti in udienza privata da Papa Leone XIV, il nuovo Pontefice insediatosi da poche settimane.
Accanto al tennista altoatesino e al presidente della FITP, erano presenti anche le rispettive famiglie. Durante l’incontro, in un clima di grande cordialità e informalità , Sinner ha donato una racchetta al Papa, accompagnata da una pallina da tennis. Con un sorriso, ha domandato:
«Vuole giocare?».
Il Santo Padre, scherzando e indicando la sala impreziosita da lampadari e arredi storici, ha risposto ridendo:
«Lasciamo stare, qui meglio di no».
Poi ha aggiunto con ironia:
«A Wimbledon mi lascerebbero...», alludendo alla suggestiva ipotesi di impugnare la racchetta sul celebre prato londinese.
Un dono speciale per un Papa sportivo
«Questa racchetta è molto simile alla mia, ma il colore è diverso», ha spiegato Sinner al Pontefice, visibilmente compiaciuto dal gesto. L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per mostrare al Papa i trofei vinti dalle nazionali italiane maschile e femminile nelle edizioni 2024 della Coppa Davis e della Billie Jean King Cup, conquistate a Malaga.
Leone XIV e l’amore per il tennis
Papa Leone XIV, da poco eletto, non ha mai nascosto la sua passione per il tennis. In diverse occasioni ha confessato di aver praticato questo sport e di seguirlo ancora con entusiasmo.
Nei giorni scorsi, interrogato da alcuni giornalisti sulla possibilità di una sfida con il campione italiano, aveva scherzato:
«Ma non contro Sinner!», giocando sul doppio senso del cognome, non proprio ideale nella casa del Signore.
Sinner, a sua volta, durante una conferenza stampa agli Internazionali d’Italia, aveva reagito con divertita diplomazia:
«Perché mi dovete mettere in difficoltà ?», per poi aggiungere:
«Ovviamente ho saputo che da piccolo ha giocato, ed è una cosa bella per noi tennisti sapere che anche il Papa ama questo sport».
Un incontro che unisce sport, fede e leggerezza
La visita si è svolta in un clima di grande affetto e complicità , suggellando un momento simbolico che unisce due mondi apparentemente lontani, ma legati dai valori di impegno, passione e umanità . Un segnale forte anche per il ruolo che lo sport può avere nel dialogo, nella cultura e nella crescita delle nuove generazioni.
Un’udienza storica, che resterà impressa nella memoria dei presenti — e che, forse, potrebbe avere un seguito… magari su un campo da tennis, con Papa Leone XIV pronto a sfoderare un rovescio celestiale.
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