PAVIA - Proseguono con nuovi sviluppi le indagini sulla morte di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Oggi, presso la Procura di Pavia, erano in programma tre interrogatori chiave: Andrea Sempio, Alberto Stasi (già condannato in via definitiva) e Marco Poggi, fratello della vittima. Tuttavia, a differenza degli altri due, Andrea Sempio, attualmente unico indagato nella nuova inchiesta, non si è presentato.
A motivare l’assenza di Sempio, secondo i suoi legali, sarebbe una questione procedurale: l’invito a comparire sarebbe stato carente dal punto di vista formale, non contenendo l’avvertimento previsto dall’articolo 375 del codice di procedura penale.
“Abbiamo deciso ieri con Andrea di non presentarci”, ha spiegato l’avvocato Massino Lovati, che insieme alla collega Angela Taccia assiste il giovane. “Ora ci aspettiamo una nuova convocazione regolare. Se non dovesse arrivare o non ci presentassimo, il Gip potrà disporre l’accompagnamento coattivo”.
Curiosamente, proprio oggi, l’avvocata Angela Taccia ha pubblicato una storia su Instagram con la scritta: “Guerra dura senza paura”, frase che ha attirato l’attenzione per il suo tono e tempismo.
L’impronta sulla scena del crimine
Intanto, secondo quanto rivelato dal Tg1, ci sarebbe un elemento potenzialmente decisivo: un’impronta compatibile con Andrea Sempio, rinvenuta accanto al cadavere di Chiara Poggi. Si tratterebbe di un dettaglio contenuto nella nuova perizia disposta dalla Procura: l’impronta si troverebbe sul muro delle scale che conducono in taverna, proprio dove fu trovato il corpo senza vita della giovane. Un’indicazione che, se confermata, potrebbe riaprire definitivamente il caso.
Le testimonianze di Stasi e Marco Poggi
All’appuntamento in Procura si è invece presentato Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, già condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio. Stasi è stato ascoltato come teste assistito, data la sua posizione giuridica. Il suo interrogatorio è durato circa due ore e, secondo quanto riferito dal suo legale, ha risposto a tutte le domande poste dagli inquirenti.
È stato ascoltato anche Marco Poggi, fratello della vittima, ma in una sede diversa: nella zona del veneziano, dove vive attualmente.
“Ha risposto serenamente alle domande. Ad Andrea Sempio lo lega un’amicizia di lunga data e la convinzione della sua estraneità alla tragica vicenda”, ha dichiarato l’avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia Poggi.
Un caso ancora aperto
L’omicidio di Chiara Poggi, a distanza di quasi 17 anni, continua a generare interrogativi. La nuova indagine — avviata dopo che una perizia difensiva aveva indicato potenziali elementi trascurati — sembra ora puntare l’attenzione su Andrea Sempio, amico di infanzia di Marco Poggi.
Il rifiuto di comparire, il nuovo elemento dell’impronta e l’evolversi della situazione lasciano presagire che la vicenda giudiziaria sia tutt’altro che conclusa. Gli occhi dell’opinione pubblica sono ancora una volta puntati su Garlasco, in attesa di sapere se emergerà una verità diversa da quella già scritta nelle sentenze.
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