MANFREDONIA - Un grave atto intimidatorio ha scosso la comunità di Manfredonia (Foggia) nella notte scorsa: alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro l’auto della madre di un magistrato in servizio presso la Procura di Foggia. Il veicolo era parcheggiato in un comune a pochi chilometri dal capoluogo dauno. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini. Al momento sono al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Il magistrato coinvolto si sta occupando di delicate e rilevanti inchieste sulla criminalità organizzata attiva nella provincia foggiana, il che rafforza l’ipotesi di un atto intimidatorio legato alla sua attività giudiziaria.
A commentare con fermezza l’episodio è stato il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, che ha espresso la propria solidarietà in un post su Facebook:
“Quanto accaduto, se confermato, è un gesto grave, di minaccia, di fronte al quale la nostra comunità non può far finta di niente.”
La Marca ha ricordato l’impegno del Comune nella lotta alla criminalità , citando la costituzione di parte civile nel processo “Giù le mani” e sottolineando la necessità di un’amministrazione “blindata”, impermeabile alla corruzione e all’illegalità .
“Non abbiamo possibilità di scelte di comodo oggi. Questo atto intimidatorio è un atto vile rivolto a quanti servono con onore lo Stato,” ha scritto il primo cittadino, ribadendo il dovere della comunità di non voltarsi dall’altra parte:
“Siamo sicuri che quanti hanno voluto intimidire saranno individuati. A testa alta siamo chiamati ogni giorno a lavorare per la giustizia sociale, creando i giusti anticorpi all’indifferenza.”
Infine, La Marca ha lanciato un appello forte alla cittadinanza: “Siamo chiamati a difendere la bellezza del nostro territorio dalla mafia.”
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