CITTÀ DEL VATICANO – Il conclave per l’elezione del nuovo Papa si aprirà ufficialmente il pomeriggio di martedì 7 maggio. Un evento atteso, preceduto da un passo indietro significativo: il cardinale sardo Angelo Becciu ha annunciato che non parteciperà all’assemblea dei cardinali elettori.
«Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave – ha dichiarato Becciu – ho deciso di obbedire, come ho sempre fatto, alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza».
L’annuncio del porporato, al centro negli anni scorsi di un processo vaticano legato alla gestione di fondi della Segreteria di Stato, arriva a pochi giorni dall’inizio del conclave e rafforza l’intento dichiarato di garantire un clima di unità e trasparenza tra i cardinali.
Nel frattempo, da ieri la Cappella Sistina è stata chiusa al pubblico, in preparazione al conclave: sospese anche le visite ai Giardini Vaticani. La macchina organizzativa si è messa in moto per accogliere cardinali e garantire la segretezza delle votazioni che porteranno all’elezione del nuovo Pontefice.
Intanto, è Santa Maria Maggiore a diventare il cuore pulsante della devozione popolare: oltre 70mila fedeli hanno già reso omaggio alla tomba di Papa Francesco, scomparso lo scorso aprile. Un pellegrinaggio incessante, con transenne, filtraggi e file ordinate, ha trasformato la basilica mariana in un nuovo centro spirituale e simbolico, destinato a diventare uno dei principali poli del prossimo Giubileo.
Il mondo cattolico guarda ora al conclave con attesa e speranza. Tra riserbo e preghiera, la Chiesa si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia.
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