Israele è in massima allerta a causa di un attacco "imminente" dall'Iran, preoccupazione condivisa anche dagli Stati Uniti. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha confermato questa minaccia durante il G7 convocato dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, con l'obiettivo di "frenare l'escalation". L'Iran ha dichiarato che intraprenderà un'azione per "punire" Israele in risposta all'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, ma ha anche affermato di non voler aumentare le tensioni nella regione.
Italia, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno invitato circa 3.000 cittadini a lasciare immediatamente il Libano, sebbene i soldati della missione Unifil resteranno sul posto. Intanto, Mosca ha inviato a Teheran armi, sistemi di guerra elettronica e missili Iskander, aumentando ulteriormente la tensione.
L'incontro del G7, convocato urgentemente da Tajani, mira a trovare soluzioni diplomatiche per evitare un'escalation che potrebbe avere conseguenze gravi a livello internazionale. Blinken ha sottolineato l'importanza di un intervento rapido e coordinato per gestire la situazione e prevenire un conflitto aperto.
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