Sicurezza: sequestrati 135.000 ordigni esplosivi e oltre 8.000 Kg di polveri da sparo. Arrestate 4 persone


CASERTA - Nella notte del 3 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Capua hanno effettuato un'importante operazione di sicurezza presso un immobile in costruzione situato nell’agro del Comune di Francolise (CE). Durante i controlli, eseguiti in un edificio di tre livelli per complessivi 400 mq, completamente recintato, sono state sorprese quattro persone mentre producevano e confezionavano ordigni esplosivi, inclusi dispositivi I.E.D. (Improvised Explosive Device), progettati per attentati dinamitardi.

Dettagli dell'operazione

Le persone coinvolte sono un 47enne di Calvizzano (NA), un 42enne di Sparanise (CE) e due cittadine nigeriane, una 38enne e una 35enne, entrambe residenti a Castel Volturno (CE). I Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato oltre 135.000 ordigni esplosivi e più di 8.000 kg di polveri da sparo, con un valore commerciale stimato superiore ai 2 milioni di euro.

Materiale pirotecnico sequestrato

Il materiale sequestrato, privo di autorizzazione e di sistemi di sicurezza individuale e antincendio, era di tipo improvvisato. La fabbricazione e la manipolazione avvenivano su banchi di fortuna, con componenti delle miscele disseminati sul pavimento. Tra le sostanze esplosive rinvenute vi erano composti altamente pericolosi come il tritolo, il T4 e la pentrite, che producono enormi quantità di gas ad altissima pressione, con velocità di espansione da 1.000 a 9.000 m/s, capaci di provocare un effetto dirompente e distruttivo.

Intervento degli artificieri

Data la quantità e pericolosità del materiale esplosivo, è stato necessario l’intervento del Nucleo Artificieri Antisabotaggio di Napoli. Gli artificieri hanno catalogato con cautela tutto il materiale, mettendolo sotto sequestro.

Arresti e conseguenze

Le quattro persone arrestate sono state poste a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, con l'accusa di detenzione illegale di esplosivi. Il sito è stato messo in sicurezza e rimane vigilato dai Carabinieri fino al completamento delle attività di catalogazione e al trasferimento del materiale esplodente in un luogo idoneo.

Nota finale

Si ricorda che gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva. Questa operazione rappresenta un importante successo nella lotta contro la produzione e la detenzione illegale di materiali esplosivi, contribuendo a garantire la sicurezza pubblica e prevenire possibili attentati dinamitardi.

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