Truffe agli anziani: sette persone denunciate nella Murgia


BRINDISI - Il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi sta operando incessantemente per prevenire e contrastare il fenomeno delle truffe ai danni delle persone anziane. Negli ultimi giorni, sette persone sono state denunciate per i loro presunti coinvolgimenti in questo genere di reati.

In particolare, i Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno denunciato due giovani per truffa aggravata in concorso e tentata truffa continuata. Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi elementi di colpevolezza riguardo a quattro anziani del luogo che sono stati vittime di truffe, di cui tre tentate, avvenute il pomeriggio del 15 aprile scorso. I due truffatori hanno utilizzato la tecnica del finto Carabiniere per raggirare le vittime, sottraendo loro denaro contante, oggetti preziosi e utilizzando bancomat per prelievi non autorizzati.

A Ceglie Messapica, tre persone sono state denunciate per essersi qualificate come operatori Enel al fine di entrare nell'abitazione di una donna anziana e rubare diversi monili in oro.

In un'altra circostanza a Cisternino, due individui sono stati denunciati per aver rapinato un anziano 93enne, fingendosi un corriere per consegnare un computer mai recapitato. Nel frattempo, un complice si è introdotto nella casa dell'anziano, minacciando e rapinando sua moglie.

Questi casi confermano l'importanza dell'attività di prevenzione condotta dai Carabinieri. L'Arma rinnova l'invito alla popolazione di segnalare immediatamente simili fenomeni criminali, che costituiscono un motivo di allarme sociale, e fornisce alcuni suggerimenti su come evitare di cadere vittime di truffe.

Tra i modi più comuni con cui vengono commesse le truffe, vi sono:

  • Il finto incidente stradale, dove le vittime vengono contattate telefonicamente da presunti avvocati che chiedono denaro per risolvere situazioni immaginarie.
  • Il finto "amico" di famiglia, in cui i truffatori sfruttano sentimenti di bontà e generosità per ottenere denaro.
  • Il pacco postale "urgente", dove le vittime sono contattate da presunti corrieri che chiedono pagamenti per consegne fittizie.
  • Individui che si fingono dipendenti di banche o forze dell'ordine per estorcere denaro.

È fondamentale essere vigili e non fornire informazioni personali o aprirsi alla porta a estranei sospetti. In caso di dubbio, è sempre consigliabile chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere assistenza immediata.

Gli incontri con le famiglie e gli anziani continueranno nelle prossime settimane, con l'obiettivo di prevenire ulteriori casi di truffe e sensibilizzare la popolazione su questo grave problema.

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