Operazione antifalsificazione monetaria: 60 arresti in un'ampia retata


NAPOLI - Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli ha annunciato oggi, 8 aprile 2024, l'esito di un'importante operazione contro la contraffazione monetaria. Grazie a un'intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia –, sono stati eseguiti 60 arresti su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli.

L'operazione, condotta dal Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria con il supporto dei Comandi Provinciali di Napoli, Milano, Salerno e Agrigento, del 10° Reggimento Campania, del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (SA) e di Europol per l'estensione internazionale, ha portato all'ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 63 individui gravemente indiziati di vari reati, tra cui associazione per delinquere finalizzata alla vendita di valuta in Euro contraffatta, concorso nella vendita della valuta contraffatta e tentata estorsione.

L'ordinanza prevede la custodia in carcere per 48 persone, gli arresti domiciliari per 14 persone e il divieto di dimora nel comune di Napoli per una persona.

L'indagine ha evidenziato l'esistenza e l'operatività di un gruppo criminale con base nel quartiere Mercato/Pendino di Napoli, gestito in collaborazione con il clan camorristico "Mazzarella". Il gruppo aveva allestito una base logistica e una rivendita di valuta in Euro contraffatta, il cui volume d'affari è risultato essere molto elevato.

Le indagini, che hanno coinvolto servizi di osservazione, controllo, intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di documentare il coinvolgimento del clan "Mazzarella" nell'attività criminale. L'operazione ha portato anche alla localizzazione delle basi logistiche del gruppo nel quartiere Mercato/Pendino e all'individuazione dei ruoli di ciascun membro all'interno dell'associazione criminale.

Un aspetto significativo dell'indagine è stata la capacità del gruppo di esportare la valuta contraffatta all'estero, come documentato dall'arresto di cittadini francesi e dalle intercettazioni delle comunicazioni tra gli associati.

Il volume complessivo del business illecito è stato valutato in 6 milioni di euro nel periodo oggetto d'indagine.

Il provvedimento cautelare è stato disposto in sede di indagini preliminari e i destinatari hanno la possibilità di impugnare la decisione. È importante sottolineare che, fino a sentenza definitiva, tutti gli indagati sono considerati presunti innocenti.

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